PRESTITO SOCIALE D’ONORE: APPROVATA A MAGGIORANZA IN TERZA COMMISSIONE LA RELAZIONE DELLA GIUNTA IN RISPOSTA ALLA CLAUSOLA VALUTATIVA DELLA LEGGE “25/2007”
La Terza commissione consiliare, presieduta da Attilio Solinas, ha approvato la relazione della Giunta regionale in risposta alla clausola valutativa della legge “25/2007” sul prestito sociale d’onore. É emerso che ci sono state difficoltà nella erogazione dei prestiti da parte degli istituti bancari, che sono i terminali di un’operazione che si avvale delle risorse del Fondo per l’accesso al microcredito girate dalla Regione a Gepafin e da questa alle banche, le sole a poter giudicare la ragionevole capacità di rimborso del prestito da parte del soggetto ammesso a beneficio.
(Acs) Perugia, 20 aprile 2018 – La Terza commissione consiliare, presieduta da Attilio Solinas, ha approvato la relazione della Giunta regionale in risposta alla clausola valutativa della legge “25/2007”, quella sul prestito sociale d’onore da concedere a coloro che versano in difficoltà e rientrano nei parametri previsti per un effettivo rimborso delle somme concesse. La legge infatti prevede solo l’abbattimento degli interessi passivi, non la concessione di somme a fondo perduto. Hanno votato a favore i consiglieri di maggioranza (Solinas-misto Mdp, Guasticchi e Leonelli-Pd), astenute le opposizioni (De Vincenzi-misto Umbria next e Carbonari-M5s).
Dalla relazione emerge che ci sono state difficoltà nella erogazione dei prestiti da parte degli istituti bancari, che sono i terminali di un’operazione che si avvale delle risorse del Fondo per l’accesso al microcredito girate dalla Regione a Gepafin e da questa alle banche, le sole a poter giudicare la ragionevole capacità di rimborso del prestito da parte del soggetto ammesso a beneficio. Per tali motivi, la Regione ha sospeso le erogazioni dal 2012.
La legge 25/2007 ha istituito un Fondo per agevolare l’accesso al microcredito, nella forma del prestito sociale d’onore e specificamente destinato ad abbattere il costo degli interessi passivi sui prestiti stessi, allo scopo di agevolare i soggetti a rischio di povertà e allo stesso tempo contrastare fenomeni di usura. Il limite massimo è di 5mila euro, erogati da istituti di credito convenzionati con Gepafin, da restituire entro 60 mesi. Per accedervi è necessario rientrare in certi parametri, fra cui: essere cittadini italiani o dell’Unione europea; in caso di extracomunitari essere in possesso di carta di soggiorno con scadenza successiva alla restituzione del prestito; reddito complessivo come determinato da Isee, non superiore a 17mila euro annui e non inferiore a 5mila; avere una ponderata capacità di rimborso entro i termini stabiliti; non avere una situazione debitoria che evidenzi l’incapacità di rimborso del prestito sociale; non godere di altre agevolazioni della stessa natura.
La Giunta regionale ha stanziato, dal 2008 al 2012, un totale di 480mila euro, di cui 400mila sono stati trasferiti a Gepafin, la finanziaria regionale che ha fornito il resoconto dei prestiti erogati dagli istituti di credito: in totale sono stati erogati 209 prestiti. Ciò che è emerso dalla clausola valutativa, ovvero dalla relazione di ritorno della Giunta all’Assemblea legislativa, è che ci sono state difficoltà nella effettiva erogazione del prestito da parte degli istituti di credito rispetto alle domande ammissibili. Questo è accaduto per mancanza di affidabilità circa la ragionevole capacità di rimborso del prestito da parte del soggetto ammesso a beneficio perché rientrante nei parametri di legge, la cui ultima valutazione rimane in capo agli istituti bancari che sono gli unici a poter accedere ai dati per effettuare l’effettiva valutazione di tali capacità.
Delle risorse stanziate per il Fondo fino al 2012 ne sono state utilizzate solo una parte, con una quota residuale pari a 293mila e 149 euro. Dopo il 2012 e a seguito delle criticità che si sono venute a determinare, con prestiti negati da parte degli istituti bancari, la Regione non ha effettuato nessun ulteriore avviso, determinando uno stop all’attuazione della legge. PG/