AGRICOLTURA: “STOP AL GLIFOSATO, PROGRAMMA PER IL RECUPERO DI GRANI AUTOCTONI ANCHE IN UMBRIA” - NOTA DI SOLINAS (MISTO-MDP), PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE REGIONALE AMBIENTE E SANITÀ
Il presidente della Commissione Ambiente e Sanità dell’Assemblea legislativa, Attilio Solinas, interviene in merito all’utilizzo di pesticidi e prodotti chimici in agricoltura. Per Solinas “è matura la consapevolezza dell’urgenza di cambiare strada, di abbandonare coltivazioni e allevamenti intensivi, per puntare su una agricoltura biologica, a maggiore impatto economico ed occupazionale, capace di assicurare terreni e prodotti alimentari sani e un nuovo patto di solidarietà e di cooperazione tra produttori e consumatori.
(Acs) Perugia, 20 aprile 2018 - “Appare paradossale che nei nostri porti ogni giorno vengano scaricate tonnellate di grano di pessima qualità provenienti da tutto il mondo, magari trattato con glifosato o altri pesticidi, mentre i nostri produttori sono costretti a protestare ed a difendere la produzione nazionale, i loro terreni, i loro raccolti e le loro produzioni sane e di qualità contro una agroindustria a base di pesticidi che ormai non nutre, ma ammala. I terreni e le persone”. Lo afferma in una dichiarazione il consigliere regionale e presidente della Commissione Ambiente e Sanità Attilio Solinas (Misto-Mdp).
Secondo Solinas, “per fortuna, nonostante l’autorizzazione all’uso del glifosato concessa per altri 5 anni dalla Commissione Europea, e nonostante l’ambiguità del Governo italiano, le iniziative dei tanti agricoltori, delle associazioni ambientaliste e dei consumatori, ed il milione di firme raccolte in tutta Italia qualche effetto hanno cominciato a determinarlo. Non possiamo che salutare con grande soddisfazione - afferma Solinas - la decisione del più grande gruppo di produzione di pasta del mondo, Barilla, di tagliare qualsiasi importazione di grano duro dal Canada e da qualsiasi altro paese che non sia in grado di assicurare che il grano di propria produzione non sia trattato con il glifosato. È una scelta produttiva ed etica di grande importanza e responsabilità, non è solo l’applicazione del principio di cautela, ma anche la presa d’atto, di fronte alla quale nessuno può restare indifferente, dei risultati delle ricerche effettuate dall’Organizzazione mondiale della sanità che ha classificato il glifosato come ‘potenzialmente cancerogeno’. Così come è da apprezzare la decisione di Barilla di investire subito 240 milioni di euro con l’obbiettivo di aumentare del 40 percento la produzione del grano italiano di qualità. Un segnale importante – afferma il consigliere regionale - sia per la rilevanza dell’investimento che per la direzione che indica, quella della produzione dei grani autoctoni italiani, selezionati, coltivati e prodotti con metodi biologici”.
Attilio Solinas evidenzia poi che “se la mobilitazione dei cittadini, delle associazioni e degli agricoltori qualche risultato lo ha ottenuto, allora dobbiamo continuare, poiché ormai è matura la consapevolezza dell’urgenza di cambiare strada, di abbandonare coltivazioni e allevamenti intensivi, per puntare su una agricoltura biologica, a maggiore impatto economico ed occupazionale, capace di assicurare terreni e prodotti alimentari sani e un nuovo patto di solidarietà e di cooperazione tra produttori e consumatori. Già in sede di discussione sul Documento di programmazione economica e finanziaria della Regione – conclude Attilio Solinas - avevo avanzato una serie di proposte finalizzate ad una riconversione biologica dell’agricoltura umbra, legata ad un piano per il ripopolamento ed il recupero delle aree marginali ed al sostegno a sistemi di produzione sani, rispettosi dell’integrità dei territori e della salute delle persone. Oggi stiamo lavorando, assieme alle associazioni ambientaliste ed agli agricoltori, alla elaborazione di un piano organico di agricoltura sostenibile per l’Umbria”. RED/mp