ASSEMBLEA LEGISLATIVA: “SCORRETTA E INGIUSTIFICATA L’INIZIATIVA DEL VICEPRESIDENTE MANCINI NEI CONFRONTI DI ANAC” - NOTA PRESIDENTE DONATELLA PORZI
“Scorretta, ingiustificata e indice di scarsa consapevolezza del ruolo di componente dell’Ufficio di presidenza”: così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Donatella Porzi giudica l'iniziativa del vicepresidente Valerio Mancini (LN) che in una nota diffusa ieri (https://goo.gl/8VX2bd) annunciava la sua intenzione di inviare all’Anac una segnalazione relativa alla proposta di sospensione delle misure anticorruzione vigenti per il conferimento degli incarichi di minidirigente. La proposta di atto in questione, come spiega la Presidente, era iscritta all’ordine del giorno della seduta odierna dell’Ufficio di Presidenza che avrebbe quindi dovuto discuterla e, se del caso, approvarla.
(Acs) Perugia, 28 marzo 2018 - “Scorretta, ingiustificata e indice di scarsa consapevolezza del ruolo di componente dell’Ufficio di presidenza”: così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Donatella Porzi giudica l'iniziativa del vicepresidente Valerio Mancini (LN) che in una nota diffusa ieri (https://goo.gl/8VX2bd) annunciava la sua intenzione di inviare all’Anac una segnalazione relativa alla proposta di sospensione delle misure anticorruzione vigenti per il conferimento degli incarichi di minidirigente.
“La proposta di atto in questione – spiega Porzi - era iscritta all’ordine del giorno della seduta odierna dell’Ufficio di Presidenza che avrebbe quindi dovuto discuterla e, se del caso, approvarla. Ma il vicepresidente Mancini, dopo due anni e mezzo di presenza nell’Ufficio di Presidenza, sembra non voler comprendere che questo è un organo collegiale di ‘gestione’, le cui decisioni dopo accurata valutazione, debbono essere condivise e non soggette ad assurde e sterili contrapposizioni tra maggioranza e minoranza. In questa interpretazione, profondamente sbagliata, del proprio ruolo – aggiunge – il vicepresidente Mancini ha scelto in questi anni di non votare alcuni degli atti approvati, a volte utilizzando tali sue decisioni come argomento di polemica politica, determinando una inaccettabile situazione di ‘uso improprio’ delle funzioni istituzionali”.
La presidente Porzi ritiene inoltre che il vicepresidente Mancini rispetto all’iniziativa nei confronti dell’Anac abbia instaurato “nuove tipologie di atti da sottoporre agli organi sovraordinati di controllo: gli atti in ‘procinto’, ‘presunti’ o ‘potenziali’. Nella proposta in questione, infatti, a differenza di quanto sostiene Mancini, si stabilisce semplicemente che fino alla definizione dei nuovi assetti organizzativi, conseguenti alla prossima firma del contratto delle Funzioni locali si procede alla proroga degli incarichi già conferiti e in essere (scadenza 31 marzo ndr), come previsto dal contratto stesso. Considerato che il periodo di proroga coprirà solo il tempo necessario a ridefinire l’organigramma della struttura, si chiede di derogare all’applicazione di quanto previsto nelle misure di prevenzione della corruzione relativamente alle procedure di selezione pubblica da attivare. Ovviamente la nuova proposta di assetto della struttura e le sue regole applicative, una volta definite, saranno sottoposte al confronto con le organizzazioni sindacali”.
“Voglio ricordare – conclude la Presidente - che l’Ufficio di Presidenza ha già deliberato a suo tempo, con il voto favorevole dello stesso Mancini, il taglio di ben sette delle 32 posizioni organizzative di Palazzo Cesaroni. Il 20 per cento del totale, in linea con quanto suggerito dall’analisi della Corte dei Conti”. RED/tb