EMIGRATI UMBRI: “NIENTE TASSAZIONE SUL REDDITO PERCEPITO ALL’ESTERO SOTTO FORMA DI PENSIONE” - MANCINI E FIORINI ANNUNCIANO PROPOSTA DI RISOLUZIONE IN PRIMA COMMISSIONE
I consiglieri regionali della Lega Nord, Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini, annunciano la presentazione di una proposta di risoluzione in Prima commissione consiliare in cui si sollecita Governo e Parlamento ad “accelerare i tempi sulla duplice tassazione per le pensioni di emigrati all’estero. Oltre un anno fa – ricordano Mancini e Fiorini - abbiamo sollevato la questione, ma dal Governo centrale nessuna risposta: niente tassazione sul reddito percepito all’estero sotto forma di pensione”.
(Acs) Perugia, 12 dicembre 2017 – “Niente tassazione sul reddito percepito all’estero sotto forma di pensione. Accelerare i tempi sulla duplice tassazione per le pensioni di emigrati all’estero. Oltre un anno fa abbiamo sollevato la questione, ma dal Governo centrale nessuna risposta”. È quanto dichiarano i consiglieri regionali della Lega Nord, Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini, che annunciano la presentazione di una proposta di risoluzione in Prima commissione consiliare.
“Erano gli anni ’60 – spiegano Mancini e Fiorini, in una nota firmata anche dalla referente territoriale di Gualdo Tadino, Alessia Raponi e dal vice segretario Virginio Caparvi - quando tantissime famiglie umbre si videro costrette ad emigrare altrove in cerca di fortuna. Molti cittadini residenti nella fascia eugubino gualdese e non solo, trovarono occupazione in Lussemburgo come operai, dipendenti della pubblica amministrazione o minatori. In quegli anni di intenso lavoro maturarono i normali diritti di quiescenza e contribuirono al benessere della nazione ospitante. Oggi, la loro pensione estera, a causa di accordi bilaterali e sentenze di Cassazione viene tassata in entrambe gli stati contraenti. Occorre intervenire immediatamente con una proposta di legge da presentare in Parlamento, sostenuta da tutte le forze politiche e che veda il promotore nel senatore Stefano Candiani”.
“Chiediamo – continuano Fiorini e Mancini - un emendamento alla Legge vigente che ne stabilisce l’aspetto finanziario: non si possono tassare i capitali evasi che rientrano dall’estero al 5 per cento e avere la mano pesante con le pensioni dei lavoratori italiani emigrati. Due pesi e due misure che vanno contro ogni logica e buon senso. Niente tassazione sul reddito percepito all’estero sotto forma di pensione lo Stato lo prenda in considerazione solo a fini di prestazioni sanitarie o sociali, per le graduatorie di case popolari, trasporti o tariffazioni agevolate comunali, ma è impensabile tassare due volte la pensione estera. Parliamo di cifre importanti, pari a 25/30 mila euro che costringono i pensionati a ricorrere a prestiti per sopperire all’eventuale mancanza. Tutto ciò deve trovare un epilogo e se il Governo centrale a distanza di un anno da quando sollevammo la questione, non ha ancora dato risposte, a marzo, quando la Lega andrà al Governo comincerà a cancellare queste inutili burocrazie che di fatto pesano come un macigno sulle spalle dei cittadini”. RED/dmb