Regione Umbria - Assemblea legislativa


QUESTION TIME (4) “CONTRIBUTI PER INTERVENTI DI PREVENZIONE DEL RISCHIO SISMICO SU EDIFICI PRIVATI” - A SMACCHI (PD) RISPONDE ASSESSORE CHIANELLA “ASPETTIAMO RISPOSTE DA NUOVO COMMISSARIO RICOSTRUZIONE”

(Acs) Perugia, 5 dicembre 2017 – Nella sessione di "question time" della seduta odierna dell'Aula di Palazzo Cesaroni, il consigliere regionale, Andrea Smacchi (Pd) ha chiesto alla Giunta quando sarà sbloccata la graduatoria per “completare gli interventi di miglioramento sismico ammessi a contributo, vista l'importanza di prevenire i danni conseguenti da terremoto che purtroppo colpiscono frequentemente la nostra regione”.

Illustrando l'atto, Smacchi ha sottolineato che “oltre il 50 per cento del territorio umbro è  classificato ad alto rischio sismico. Per ridurre le drammatiche conseguenze di un terremoto è necessario attuare una politica di prevenzione sismica. Il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale ha ripartito tra le Regioni, e poi assegnato, le risorse finanziarie per l'attivazione delle azioni di prevenzione sismica. Con tali risorse l'Umbria ha avviato due programmi per interventi strutturali di miglioramento sismico di edifici privati. La Regione Umbria ha utilizzato, a scorrimento, la graduatoria non ancora esaurita del 2016 dei soggetti ammissibili a contributo, ma non finanziati per carenza di fondi, dove ancora risultano 209 richieste ammissibili a contributo non finanziate. La Regione ha destinato 3milioni 260mila euro per finanziare ulteriori 65 richieste di contributo ammesse. Gli interventi ammessi a contributo sono: 8 a Città di Castello per 381mila euro, 48 a Gubbio per 2milioni 484mila, uno a Montone per 20mila euro, due a Pietralunga per 59mila euro, sei a Umbertide per 295mila euro. Ad oggi per la maggior parte delle richieste non c'è stata l'erogazione del contributo e quindi molti degli investimenti privati risultano ancora fermi”. 

L'assessore Giuseppe Chianella ha risposto che “i fondi ci sono ma dobbiamo capire i programmi del nuovo Commissario per il terremoto, visto che il precedente intendeva utilizzarli per il miglioramento sismico delle scuole. Comunque chiederemo di riscrivere nel bilancio 2018 questi fondi che sono nell'avanzo di amministrazione. Sono fondi che riguardano edifici pubblici strategici per circa 5,5 milioni di euro e di circa 4,6 milioni per gli edifici privati, quelli oggetto dell'interrogazione. La legge '77/2009' stabilisce l’istituzione di un fondo per la prevenzione del rischio sismico con importi importanti di 145milioni per l’anno 2015 e 44 milioni per l’anno 2016. L’Umbria era stata suddivisa in zona nord e zona sud, ed erano state attivate delle graduatorie. Sono stati finanziati una serie di interventi con questi fondi: la graduatoria Umbria sud, con meno domande, è stata esaurita, mentre rimangono da finanziare alcune domande nella zona nord. Nel luglio scorso avevamo predisposto gli atti per il finanziamento che avrebbe probabilmente esaurito la graduatoria della zona nord. Atti poi ritirati perché nelle interlocuzioni con il Commissario per la ricostruzione sembrava che questi fondi fossero stati utilizzati per l’attivazione di interventi sulle scuole della regione. Poi è cambiato il Commissario. Ad oggi non abbiamo ancora una risposta rispetto a questa situazione”.

Nella sua replica Smacchi ha sottolineato come sia “urgente sbloccare questi fondi e sollecitare il nuovo Commissario a dare risposte ai cittadini. Oramai l'avanzo vincolato sta completamente ingessando il bilancio. Il tema della prevenzione sismica è essenziale. Se c'è la possibilità di usare questi fondi per le scuole nessuno mette in discussione questa scelta. È vero però che un percorso era iniziato e molte persone avevano fatto affidamento su queste risorse per migliorare la protezione sismica dei propri immobili”. DMB/


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