SANITÀ: “NON PIÚ TOLLERABILI I MANCATI RISCONTRI DEL DIRETTORE DELLA ASL 2 ALLE RICHIESTE DI ACCESSO AGLI ATTI DEI CONSIGLIERI E DELLA TERZA COMMISSIONE” - NOTA DI CARBONARI E LIBERATI (M5S)
(Acs) Perugia, 23 novembre 2017 - “Da mesi ormai assistiamo alla prassi deplorevole e molto grave di mancato riscontro da parte della ASL 2, guidata dal direttore Imolo Fiaschini, di numerose richieste di accesso agli atti da noi presentate su vitali temi per i cittadini umbri: le strutture per la salute mentale, le disabilità, le relazioni del collegio sindacale, affidamenti alle cooperative della sanità”: lo affermano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati.
“In questi mesi – spiegano - abbiamo sempre cercato di mantenere un approccio comprensivo, presentando vari solleciti in modo bonario, quasi elemosinando la trasparenza che è un diritto del consigliere regionale e un preciso dovere imposto dalla legge ai dirigenti. Tuttavia, su certi temi, forse scomodi per la politica, vi è un ostinato silenzio da parte della ASL 2. Ieri è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: nonostante una richiesta del 20 settembre, sollecitata il 18 ottobre al Presidente della Terza Commissione, Attilio Solinas, per una audizione del direttore Imolo Fiaschini in merito all’importante tema delle disabilità, ancora nessuna risposta sarebbe giunta al presidente della Commissione. Riteniamo che tale gravissimo e incomprensibile atteggiamento, di sfregio della legge, delle istituzioni e dei cittadini, sia un precedente che non possa più essere tollerato”.
“Non sappiamo – aggiungono - se tali 'resistenze' siano dovute ad una selettiva inefficienza del direttore Fiaschini, in vero e proprio sprezzo per il ruolo di alcuni consiglieri regionali, oppure se vi siano indebite pressioni sulla ASL 2 da parte di una certa politica in forte difficoltà, che non vuole si faccia luce su determinati luoghi d’ombra del ricchissimo business della sanità. Qualunque siano le ragioni di questa intollerabile condotta, dopo mesi di violazioni, intendiamo iniziare a segnalare tali episodi alle competenti autorità giudiziarie, denunciando ad esse le condotte dei singoli dirigenti, affinché venga valutata la sussistenza di reati, a partire dalla omissione di atti d’ufficio”.
“L’elemento che forse caratterizza più di tutti le vere democrazie – concludono - è la trasparenza delle istituzioni. L’operato dei pubblici dipendenti deve essere guidato esclusivamente dalla legge, senza che eventuali interessi politici o di parte condizionino indebitamente l’azione amministrativa e il rispetto dei doveri imposti dalla legge”. RED/pg