AMIANTO: “LA REGIONE ESPRIMA UNA FORTE VOLONTÀ POLITICA, E LAVORI CON IL GOVERNO PER RICONOSCERE I BENEFICI AGLI ESPOSTI” – NOTA DI LIBERATI E CARBONARI (M5S)
(Acs) Perugia, 15 novembre 2017 – “Sul necessario riconoscimento di maggiorazioni contributive agli esposti all'amianto in Umbria, vorremmo evitare di assistere a nuovi balletti, a nuovi giochi del cerino acceso”. È quanto dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, ricordando che “l'Assemblea Legislativa, già lo scorso anno, si era espressa unanimemente, richiedendo alla Giunta Marini di interloquire con il Governo al fine di determinare un più equo trattamento previdenziale a beneficio degli interessati. Ci chiediamo cosa sia stato fatto”.
“All'interrogazione del M5S di ieri – proseguono Liberati e Carbonari - il vicepresidente della Regione, Fabio Paparelli, ha replicato in modo non del tutto decifrabile. Non c'è ancora massima chiarezza e, conseguentemente, latita la concretezza. La materia è stata trascurata per lustri dalla politica nazionale e locale: ecco perché la Giunta regionale è oggi chiamata a una presa di posizione fermissima, non più rinviabile, volta ad assicurare piena parità di trattamento ai nostri esposti all'amianto. Senza dimenticare che, se la legge Fornero è un'autentica vergogna, lo sarebbe a maggior ragione per quelle troppe persone la cui speranza di vita media varia tra i 64 e i 71 anni, con centinaia e centinaia di malati già oggi nell'intera regione”.
“Ieri l'assessore Paparelli – continuano Liberati e Carbonari - ha evocato tavoli nazionali già aperti. Ma ognuno di noi sa che solo una puntuale volontà politica potrà determinare in tempi rapidi gli esiti auspicati: ed è solo questo che il M5S pretende. Il ritorno della politica, ascoltando le giuste rivendicazioni di lavoratori e cittadini umbri. Il rispetto dei loro diritti. Si avvii, pertanto, - concludono - una corrispondenza chiara e decisa con Mise e Ministero del Lavoro, invitando il Governo ad assumersi le proprie responsabilità, dando vita a quel che altrove è stato da tempo fatto, spazzando via ogni residua ombra sull'impegno dell'ente Regione”. RED/dmb