Regione Umbria - Assemblea legislativa


ANNIVERSARIO SISMA: “FARE MOLTO PIÙ VELOCEMENTE, CON RISORSE CERTE IN CASSA E MENO BUROCRAZIA” – NOTA DI RICCI (RP)

In sintesi

Intervenendo in occasione dell'anniversario del sisma, il consigliere regionale Claudio Ricci (Rp), annunciando la sua presenza nei luoghi colpiti, punta il dito “sui tanti ritardi riscontrati nella fase post sisma”. E nel ricordare i numeri degli edifici danneggiati “(circa 15mila)”, degli sfollati “(oltre 6mila 500)”, delle casette di legno consegnate “(il 25 per cento del totale)”, i “soli 19 progetti autorizzati fra ricostruzione 'leggera' e 'pesante'”, Ricci rimarca “i ritardi, la troppa burocrazia e le poche 'risorse certe' subito spendibili. Per il Centro Italia – spiega - servono 23 miliardi di euro più altri 4-5 miliardi per i danni indiretti”.

(Acs) Perugia, 30 ottobre 2017 - “Oggi sarò in Valnerina, con le persone, in semplicità e per significare vicinanza. Ben oltre le cerimonie del 'tutto sta andando bene'. Un piccolo gesto per dire che i numeri parlano e ci ricordano i tanti ritardi. Basta sentire la gente”. Lo scrive in una nota il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente). “Gli edifici danneggiati in Umbria sono circa 15mila – ricorda il consigliere di opposizione-. Gli sfollati oltre 6mila 500 di cui parte ha optato per l’autonoma sistemazione. Per quanto attiene alle casette, rispetto al numero di posti, quelle consegnate, a oggi, sono il 25 per cento del totale necessario in Umbria. I progetti autorizzati sono 19 fra ricostruzione 'leggera' e 'pesante'. Sono evidenti, dunque – rimarca Ricci - i ritardi, la troppa burocrazia e le poche 'risorse certe' subito spendibili. Per il Centro Italia – spiega - servono 23 miliardi di euro più altri 4-5 miliardi per i danni indiretti”.

“Il nuovo Commissario di Governo – commenta Ricci -, pur nel rigoroso rispetto della persona e del ruolo, non include alcuna esperienza in tema di terremoti e ricostruzione. E questo non è accoglibile. I poteri di sindaci e presidenti di Regione sono molto, molto inferiori, a quelli del sisma del 1997. Nessuno decide, per timore di infrangere le leggi ormai inestricabili, nemmeno le macerie sono state tolte (meno del 15 per cento), di ponteggi provvisori ne furono fatti pochi, fra la scossa del 24 agosto e quella del 30 ottobre, i danni indiretti a turismo ed economia sono stati molto ampi, sino ad un meno 35 per cento delle presenze turistiche medie in Umbria. Le risorse disponibili per i danni indiretti, ad attività economiche e turismo, sono una 'goccia' nel mare”.

“Non possiamo più stare in silenzio. Occorrono – conclude Ricci - decisioni incisive, risorse certe, burocrazia zero è più poteri a livello locale. Ognuno, a un anno dal sisma, solleciti che bisogna fare presto, bene e con persone di esperienza tecnico istituzionale. Questo per la doverosa vicinanza verso chi ha perduto tutto e sofferto tanto da ormai un anno”. RED/as


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