Regione Umbria - Assemblea legislativa


QUESTION TIME (1): “QUALI SERVIZI PER FAMIGLIE CON FIGLI AFFETTI DA SINDROME DI IPERATTIVITÀ E DISATTENZIONE” - LEONELLI (PD) INTERROGA; ASSESSORE BARBERINI: “INTRODOTTI PROFESSIONISTI E CONVENZIONI”

(Acs) Perugia, 28 marzo 2017 – Il consigliere regionale del Partito democratico Giacomo Leonelli nella sua interrogazione discussa nella seduta odierna dell'Assemblea legislativa dedicata al Question time ha chiesto alla Giunta di conoscere “quali sono i servizi erogati dalle ASL regionali a sostegno della disabilità sul territorio umbro e in particolare, nel distretto Asl 2, per le famiglie con figli affetti da sindrome di iperattività e disattenzione e quali iniziative la Giunta intenda prendere al riguardo”.

“Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività in età infantile o ADHD – ha spiegato Leonelli nella sua illustrazione richiede una diagnosi complessa e necessita dell’uso di strumenti appropriati che consentano di valutare la presenza dei sintomi nei diversi contesti di vita del bambino. Non sempre, inoltre, le cure di cui necessitano tali bambini vengono riconosciute dal sistema sanitario nazionale e regionale. Dopo i 14 anni, fortunatamente, l’iperattività tende a scomparire ma non così la disattenzione: per qualche esperto fino al 50 per cento dei bambini, dal 25 al 50, andrebbe inoltre incontro a disturbi psicosociali, abuso di sostanze, fumo e alcol, rilevato che le famiglie con bambini affetti da tale sindrome hanno bisogno del supporto di esperti per fronteggiare al meglio sia la diagnosi che le terapie, facendo una stima media si può arrivare fino al mese a 1380 euro a famiglia, tra chi assiste nei compiti a casa al genitore, che deve mettersi part-time, al pedagogista quattro volte al mese, insomma una serie di risorse che chiaramente devono essere spese dalla famiglia. La lista d'attesa consta attualmente di 82 casi. Occorrono quindi finanziamenti più consistenti di quelli attuali”.

Nella sua risposta, l'assessore alla sanità Luca Barberini ha detto che “il centro regionale a Terni per questa patologia è stato dotato di 25mila euro, con un neuropsichiatra infantile per 14 ore a settimana e una psicologa terapeuta per 13 ore a settimana. La ASL però ha ritenuto insufficienti questo tipo di iniziative, puntando quindi da un lato verso un incremento di personale, inserendo diverse professionalità per fare fronte a tutte queste attività, dall’altro, a una riorganizzazione totale della rete, attualmente ancora disomogenea, dei servizi di neuropsichiatria infantile e dell’età evolutiva. Proprio negli ultimi mesi c'è stato un incremento dei medici, con il ricorso al convenzionamento di 3 specialisti ambulatoriali e 1 un dipendente a tempo determinato su posto vacante, sono stati incrementati gli psicologi su tutto il territorio aziendale, inserendo alla data odierna 3 psicologi specialisti ambulatoriali e 2 che verranno inseriti proprio in questi giorni. Sempre recentemente si è avviato recentemente a un incremento della dotazione di logopedisti, a fronte dei 3 pensionamenti ne sono stati assunti 5, è avvenuto un convenzionamento per 6 ore settimanali con uno specialista, direttore della struttura complessa neuropsichiatria infantile dell'azienda di Siena, a cui sarà affidata la supervisione dei casi più complessi, ed è in fase di ultimazione con l’ospedale di Bambin Gesù una convenzione per un medico neuroriabilitatore per i trattamenti della spasticità infantile. Quindi, nello scorso mese di febbraio, è stato deliberato l'inserimento della suddetta struttura aziendale nel Dipartimento Salute mentale, come peraltro previsto dalle linee guida generali. Inoltre proprio oggi si terrà un colloquio selettivo per l’attribuzione di un incarico di tipo 15 septies, per ricercare un professionista con specifiche competenze professionali inserite nel bando, anche in materia, e chiaramente questo permetterà in sostanza di configurare tutta l’area. Se ancora ciò non fosse sufficiente, è chiaro che l’azienda procederà a un’ulteriore verifica”.

Nella replica conclusiva, Leonelli si è dichiarato soddisfatto della risposta dell'assessore da cui si evince che l’intenzione è quella “chiaramente di monitorare e capire se possono servire altre risorse in futuro, per venire incontro alle esigenze delle famiglie che sono sicuramente significative e anche numericamente corpose”. PG/


Source URL: http://consiglio.regione.umbria.it/informazione/notizie/comunicati/question-time-1-quali-servizi-famiglie-con-figli-affetti-da

List of links present in page