QUESTION TIME (5) “SINDROME DA DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ: LUNGHE LISTE DI ATTESA E POCHE ORE SETTIMANALI DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE GARANTITE” - A FIORINI (LN) RISPONDE ASSESSORE BARBERINI
(Acs) Perugia, 13 febbraio 2017 – Il capogruppo regionale della Lega Nord, Emanuele Fiorini, nel corso della seduta consiliare dedicata ai Question time, ha chiesto alla Giunta, e nello specifico all'assessore alla sanità, Luca Barberini, “quali sono le iniziative che la Regione intende mettere in atto per la Sindrome da deficit di attenzione e iperattività (Adhd) al fine di ridurre le liste di attesa della terapia logopedica e cognitivo-comportamentale”. Ma anche “in che modo intende incrementare il servizio di neuropsichiatria infantile fornito dall’Asl 2 e nel resto dell'Umbria”.
Fiorini ha spiegato che, “si tratta di un disturbo dello sviluppo neurologico caratterizzato da alterazioni della crescita e dello sviluppo del cervello e del sistema nervoso che interessa il 5-6 per cento dei bambini in età scolare ed influenza la sfera familiare, sociale e scolastica. Nell’80 per cento degli individui i sintomi persistono in adolescenza ed in età adulta, comportando importanti effetti se non accuratamente gestiti”.
Fiorini, dopo aver evidenziato come sia “emerso come questo disturbo aumenti il rischio di basso livello socio-occupazionale, scarse relazioni interpersonali, abuso di sostanze ed atti violenti”, ha spiegato che “il servizio sanitario fornito dall’Asl 2, distretto di Orvieto, garantisce soltanto 12 ore settimanali di neuropsichiatria infantile e anche negli altri distretti di Terni e dell'Umbria in generale, la situazione non è per nulla accettabile. Altra grave criticità è rappresentata dal fatto che sono necessari 12 mesi per le liste di attesa relative alla terapia logopedia e nessun servizio, ad oggi, è reso in ordine alla terapia comportamentale, che risulta assente del distretto sanitario di Orvieto. Per far certificare la malattia dei bambini affetti da Adhd, infatti, i tempi sono lunghissimi creando ulteriori disagi alle famiglie in quanto, i bambini non certificati non possono avere il sostegno a scuola”.
Fiorini ha aggiunto che, “vista la limitatezza e la tempistica dei servizi offerti dal servizio sanitario pubblico molte famiglie si trovano costrette a rivolgersi a centri di cura privati con costi esorbitanti”.
L'assessore alla Sanità, Barberini, ha detto che: “la questione è estremamente complessa. Dal 2012 la Regione aveva disposto le linee guida per le attività di diagnosi e per il trattamento del disturbo da deficit di attenzione ed iperattività. Dal 2014 è stato istituito il Centro regionale a Terni, guidato dalla struttura complessa Neuro-psichiatria infantile dell'età evolutiva dell’Asl 2. Gli furono assegnate risorse specifiche per avviare il progetto. Tutto questo fa parte di un disegno estremamente articolato dove vede protagonista la Asl 2. Per questo tipo di trattamento, identico centro regionale è stato istituito nella Asl 1 per le tematiche e gli aspetti dell’autismo. Mediante questo finanziamento furono attivate due figure professionali: un neuropsichiatra infantile e una psicologa a contratto. Si è cercato di potenziare questa attività: a partire dall’agosto 2016 è stata inserita nell’attività un’ulteriore psicologa e solo dai primi di novembre un ulteriore neuropsichiatra infantile. Di questi bisogni si è rappresentata maggiore necessità soprattutto nella zona dell’Umbria sud, e questo rappresenta un elemento su cui si dovrà riflettere. Per il potenziamento di tutto ciò, la Asl 2 ha avviato un incarico per affidare l’attività di coordinamento della neuropsichiatria infantile, anche per cercare di riprogettare completamente tutta l’attività, il settore ed i percorsi. Proprio in questi giorni sono stati assunti 4 logopedisti per tutta la Asl, comportando un raddoppio delle risorse che venivano utilizzate fino allo scorso anno. Alla fine di questo mese verranno inseriti anche in tutta la Asl, in tutte le aree, 4 esperti di terapia cognitivo-comportamentale. L'obiettivo è quello di ottenere risultati importanti, come garantire omogeneità dei servizi in tutti i territori della Asl; aumentare l’offerta e l’assistenza ai bisogni dei cittadini; ridurre le liste di attesa. Ma in particolar modo, questa dotazione di risorse umane e professionali, punta ad un potenziamento del Centro, la cui validità e la cui efficacia è stata tra l’altro testata e riconosciuta non solo dai pazienti umbri, ma anche di regioni limitrofe. In particolar modo vogliamo dare risposta ad un tema particolarmente sentito: il passaggio tra l’età dell’infanzia e l’età adulta. Ed il potenziamento delle risorse umane e professionali va incontro anche a questo tipo di esigenza. Pertanto, le risorse umane e professionali già messe in campo, dai primi di marzo, riusciranno a dare risposte sicuramente molto più strutturate rispetto al passato”.
Fiorini, nella replica, ha detto di ritenersi “solo in parte soddisfatto. Non riesco a capire come le famiglie, che già soffrono per questo disagio, si sono ritrovate a scrivere una lettera aperta per chiedere aiuto, quando l'attuale direttore della Asl 2, Fiaschini, già direttore sanitario della medesima, conosceva molto bene la situazione. Positiva la previsione di maggiori figure, ma è chiaro che verificheremo attentamente che quanto detto dall'assessore sia realmente messo in atto. I fondi messi a disposizione, circa 50mila euro-anno, rappresentano una cifra insufficiente per una malattia in aumento del 7 per cento ogni anno”. AS/