Regione Umbria - Assemblea legislativa


LAVORI D'AULA (5) TURISMO: L'AULA PRENDE ATTO DELLA RELAZIONE PER L'ANNO 2015 SULL'ATTUAZIONE DEL TESTO UNICO IN MATERIA ED I RISULTATI CONSEGUITI

In sintesi

L'Assemblea legislativa ha preso atto della relazione per l'anno 2015 circa l'attuazione della legge '13/2013' (Testo unico del turismo) ed i risultati conseguiti. Il documento viene redatto annualmente dalla Giunta regionale in adempimento alla clausola valutativa. 

(Acs) Perugia, 31 gennaio 2017 – L'Assemblea legislativa ha preso atto della relazione per l'anno 2015 circa l'attuazione della legge '13/2013' (Testo unico del turismo) ed i risultati conseguiti. Il documento viene redatto annualmente dalla Giunta regionale in adempimento alla clausola valutativa. 

I dati contenuti nella clausola valutativa riguardano i finanziamenti da parte delle Province  a favore dei titolari o gestori di imprese turistiche singole associate al fine del miglioramento delle caratteristiche delle strutture ricettive e al loro adeguamento rispetto ai requisiti previsti dalla legge. Le provvidenze consistono in finanziamenti in conto interesse nella misura massima di quattro punti percentuali del tasso di riferimento stabilito dal Ministero competente. Il contributo è corrisposto in forma attualizzata su mutui concessi da istituti bancari convenzionati per un importo pari al settanta per cento della spesa ritenuta ammissibile. Tali provvidenze sono previsti anche per rinegoziazione di mutui già contratti. Nel corso degli anni le domande per usufruire di questo tipo di finanziamento sono sempre risultate piuttosto esigue, fino ad arrivare al 2015 in cui sono risultate pari a zero.
L'abbattimento del tasso di interesse sembrerebbe non essere una misura così utile per i titolari delle strutture ricettive. Il numero di domande di finanziamento e ammesse a contributo, pervenute alle Province nel periodo 2007-2015,  per la  provincia di Terni sono in totale pari a 5, mentre sono 32 per la provincia di Perugia. Risultano aver beneficiato di tali finanziamenti poco più di 4, in media, ogni anno.

Va considerato anche il modificato quadro normativo, a livello nazionale, che ha comportato profondi cambiamenti sugli assetti endoregionali, e anche a livello regionale c'è stata una revisione normativa dell'intera organizzazione.

La relazione riguarda gli esiti delle attività di controllo e monitoraggio svolte  dai Comuni attraverso le unioni speciali di Comuni sulle strutture ricettive, le agenzie di viaggio e turismo e  le professioni turistiche. Viene compresa anche la lotta all'abusivismo sulle strutture e le attività ricettive, sull'attività di organizzazione e intermediazione dei viaggi in forma professionale e non professionale, sull'esercizio delle professioni turistiche. Non essendo tuttavia costituite le Unioni speciali le funzioni ad esse conferite sono esercitate dai Comuni competenti per territorio.

L'esito della ricognizione, per il 2015, è stato il seguente: 43 Comuni non hanno inviato alcuna risposta; i restanti 49 (46,7 per cento del totale) hanno invece risposto alla richiesta di informazioni. Di questi: 16 comuni dei 49  Comuni hanno dichiarato di non aver effettuato alcun controllo; i restanti 33 hanno dichiarato di aver fatto controlli, comunicando sia la tipologia di attività controllata che l'esito. Il numero di controlli effettuati complessivamente nel 2015 sono 377, di cui 347 su strutture ricettive e 30 su agenzie di viaggio e turismo. Nessun controllo ha riguardato invece le professioni di guida turistica o di accompagnatore turistico. Dai controlli effettuati sono scaturiti 29 provvedimenti. È stato rilevato un solo caso di attività abusiva.

Per quanto riguarda i contributi alle associazioni Pro-loco, nel 2015 sono state ammesse a contributo  e liquidate 64 associazioni più l'UMPLI  per un importo complessivo di euro 40 mila,  vincolati allo svolgimento di attività di interesse turistico, come la gestione dei punti di informazione IAT, l’organizzazione e la gestione di iniziative promozionali, culturali e folkloristiche, sagre, pubblicazioni di carattere informativo, promozionale o culturale.

INTERVENTI:
CLAUDIO RICCI (Ricci presidente): “NEL 2015 RAGGIUNTI RISULTATI POSITIVI - Il 2015, a cui si riferisce la clausola valutativa, significava per l'Umbria e per i territori il raggiungimento di risultati positivi. Dal documento in discussione emerge che le misure di abbattimento dei tassi di interesse per il sostegno delle attività non hanno prodotto interesse. È necessario un maggiore dialogo e confronto tra Regione e Comuni in fatto di controllo e per la programmazione turistica. La Regione dovrebbe ampliare le risorse a favore delle Pro loco, strutture particolarmente importanti nella gestione dei punti informativi ed ina ltri importanti campi come la cultura dell'accoglienza diffusa. Sempre più emerge un tipo di turismo emozionale. Permangono 2 punti negativi: la presenza media nel territorio ha subito nel 2015 una flessione del 2,23 per cento. L'indice di utilizzo medio delle camere segnala un 21 per cento che significa un valore complesso. Oggi, nella programmazione, bisogna considerare il rapporto 'turismo-sisma' studiando bene il modo con il quale intervenire. La programmazione regionale sarà triennale, un periodo nel quale servirà un continuo monitoraggio perché le condizioni potranno cambiare. Sarebbe auspicabile che i Comuni si dotassero di un piano comunale annuale. Il sisma ha prodotto molti danni indiretti, per questo sarebbe importante agire sulla capacità di creare iniziative chiamando in Umbria i maggiori tour operator, Google Italia al fine di mostrare che in Umbria tutti i beni culturali e servizi sono fruibili. La Regione definisca quindi una iniziativa specifica ed un piano speciale per la Valnerina. In considerazione che il mercato turistico più importante, in questi ultimi 2 anni, è stato quello spagnolo,  a livello di aeroporto, dare stabilità ad una linea con Madrid o Barcellona, con Londra, con il centro e con l'est Europa”.

RAFFAELE NEVI (Forza Italia): “PROGRAMMAZIONE TURISTICA FALLIMENTARE - Auspico che la presidenza di questa Assemblea censuri l'assenza dell'assessore al Turismo, Fabio Paparelli. Oggi l'industria turistica umbra è ai minimi storici. Molte strutture stanno chiudendo anche a causa del totale lassismo dell'assessorato. Quelli della programmazione turistica regionale sono stati anni di fallimento . Non si è riusciti neanche a far sapere alle strutture ricettive la possibilità di accedere a specifici finanziamenti. Il 60 per cento dei Comuni non hanno rapporti con la Regione, l'altro 40 per cento comunica che non ha effettuato controlli. I 40mila euro previsti per le Pro loco vengono elargiti a pioggia, spesso per fini elettorali. Serve una maggiore attenzione verso un comparto in grandissima difficoltà. Ieri in Seconda Commissione abbiamo assistito ad un forte grido di dolore dei Sindaci nei confronti della Regione. Il Comitato strategico non si riunisce da dicembre. La Giunta non ha concordato le attività promozionali”.

GIANFRANCO CHIACCHIERONI (Partito democratico): “SPERIMENTARE NUOVE FORME DI COINVOLGIMENTO NAZIONALE ED EUROPEO - Ricci ha fatto una fotografia fedele della situazione attuale. Lo scorso 24 agosto eravamo al massimo della presenza turistica. Con il sisma è saltato tutto il sistema, mettendo in discussione tutto quanto era stato fatto prima. Oggi è difficile fare un bilancio. Non bisogna dimenticare che l'attività turistica in Umbria è stata una creazione nata da scelte politiche e sviluppo di valori propri del territorio. Il 24 agosto a Norcia venivano registrate 20mila presenze, 500 erano quelle di San Pellegrino. Negli anni '90 e 2000 ci siamo inventati la filiera 'turismo-ambiente-cultura' ed è stata un'intuizione straordinaria. In Commissione bisogna capire, nella discussione del Testo unico, se basta rivedere il testo o se invece diventa necessario prevedere una legge speciale per rilanciare il turismo riorganizzando l'offerta. Si potrebbe lavorare sul messaggio 'Ricostruiamo insieme l'Umbria', perché le bellezze e le eccellenze umbre sono anche dell'Italia e dell'Europa. Va fatta una proposta di un lavoro di recupero e di una valorizzazione condivisi. Sperimentare nuove forme di coinvolgimento nazionale ed europeo. Nella discussione del Testo unico è importante incontrare gli operatori di Norcia e quindi della Valnerina”.

ANDREA LIBERATI (M5S): “I NUMERI SMENTISCONO LE PROMESSE DELLA GIUNTA: AL TURISMO 5MILIONI DI EURO QUEST'ANNO CONTRO I 12 DELL'ANNO SCORSO, e questo è stato stabilito dopo il sisma. Non è giusto trattare così imprenditori che sono l'immagine dell'Umbria. Serve il recupero del danno indiretto, che andrebbe esteso a tutti coloro che stanno subendo un danno. La risposta della presidente Marini è un'elemosina. Altra risposta necessaria è una moratoria di tasse e rifiuti. Anche su questo latitano i protagonisti che devono assumere decisioni. Andrebbe implementato un approccio interdisciplinare sull'argomento: non possiamo vedere il turismo in maniera autonoma, ma legarlo con urbanistica e trasporti: la raggiungibilità dell'Umbria con turismo e il modello ricostruttivo. Il problema non è esclusivamente di marketing, ma nella capacità di offrire una risposta strutturale, di edifici che siano capaci di resistere in sicurezze alle scosse. Questa è una risposta di avanguardia, con lavoro di vent'anni. Per quanto riguarda gli esiti dell'attività di vigilanza e controllo svolta dai comuni, sono solo la metà quelli che hanno risposto: solo 49 su 92, e di questi ben 16 non hanno effettuato controlli, 33 li hanno effettuati e c'è soltanto un'attività abusiva. Quando in Umbria ci sono 15mila posti letto non censiti, che fanno concorrenza sleale agli albergatori”. 

GIACOMO LEONELLI (PD): “FACCIAMO UNO SFORZO COMUNE, MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE, SUL TEMA DEL DANNO INDIRETTO, NON BASTA RICOSTRUIRE - Faccio un appello all'opposizione perché il tema del danno indiretto non è una rivendicazione di casta, legata a chi opera in quel settore, è qualcosa che pervade l'animo di tutti. Dobbiamo fare uno sforzo perché c'è una montagna da scalare. Dire che l'Umbria merita di essere di essere visitata viene vanificato dal giornalista che dice in tv che c'è stata una scossa del quinto grado a Perugia. Allora le strade sono due: o facciamo sciacallaggio soffiando sul fuoco, sulla difficoltà di chi subisce danno indiretto oltre che quello diretto, oppure cercare di fare una proposta unitaria per rivendicare anche nei confronti del governo di fare uno sforzo straordinario sulla promozione del territorio nei prossimi anni, perché non basta ricostruire, serve qualcosa in più. Quindi bene ricostruire, mettere in campo tutti gli strumenti disponibili, ma dobbiamo fare uno sforzo in più. Allora in commissione facciamo uno sforzo comune sul tema del danno indiretto. Questo è chiesto alla politica, uno sforzo per scongiurare i danni. Ci si gioca la credibilità non solo della maggioranza ma dell'intera classe politica regionale”. 

VALERIO MANCINI (Lega nord): “MESSAGGIO MEDIATICO SUGLI EFFETTI DEL TERREMOTO IN UMBRIA È DEL TUTTO SBAGLIATO - Per quanto riguarda la clausola valutativa, è ovviamente superata, si sta parlando del 2015, ormai superato, ma occasione di dibattito. Non mi sento di dare la caccia alle streghe per quanto riguarda i tanto famigerati abusivi, 'milioni di abusivi' che sarebbero lì a affittare camere senza fare scontrini o fatture. Bisogna ricordare che c’è una microeconomia fatta di tante massaie e di piccole attività che non ce la fanno a star dietro a tutte le infinite regole che abbiamo messo. Il messaggio mediatico sugli effetti del terremoto in Umbria è del tutto sbagliato e ingigantisce una situazione di difficoltà. La televisione italiana aggrava le cose, puntando sulle situazioni critiche. L'aeroporto di Assisi ha visto atterrare solo 123 pellegrini, dovremmo chiederci perché così pochi, dato che lo scalo ci costa 700mila euro all'anno a causa del basso numero di turisti. Necessaria una interlocuzione forte con l'Europa da parte delle quattro regioni colpite dal sisma, dato che servono risorse ingenti per ripartire”.  AS/DMB/PG/MP


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