QUESTION TIME (6): “SOSTEGNO ALL’ACQUISTO O RIMBORSO DELLE PARRUCCHE PER MALATI” - INTERROGAZIONE DI NEVI (FI), BARBERINI RISPONDE “AL MOMENTO NON RIENTRANO NEI LEA, CHE PERÒ SONO IN VIA DI REVISIONE”
(Acs) Perugia, 21 dicembre 2016 – Durante la seduta odierna dell'Assemblea legislativa dedicata alle interrogazioni a risposta immediata (question time) il consigliere regionale Raffaele Nevi (Forza Italia) ha illustrato il proprio atto ispettivo relativo alle “misure di sostegno all’acquisto o rimborso delle parrucche per soggetti con patologie della cute o sottoposti a trattamenti chemioterapici”.
Nevi ha spiegato che “anche in Umbria l’acquisto delle parrucche per l’alopecia, prodotta da patologie o trattamenti farmacologici, sia in parte o in tutto rimborsato dal servizio sanitario regionale. La Regione non può rimanere indietro rispetto a quanto già avviene in Liguria, Piemonte, Toscana, Marche, dove vengono erogati dei contributi per consentire l’acquisto o il rimborso, in parte o in tutto, di parrucche, in alcuni casi assimilate alle protesi, a favore di pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia. Solo chi ha avuto la sfortuna di imbattersi in questi problemi – conclude - sa quanto sia importante questo aspetto per i malati, soprattutto per le donne, quando le terapie mettono a dura prova il fisico. Tra l'altro ci sono studi scientifici che considerano la parrucca come un fondamentale aiuto psicologico nel percorso di cura”.
L'assessore Luca Barberini ha risposto evidenziando che “ad oggi non sono previsti in Umbria contributi per questo tipo di presidio sanitario, non contemplato neppure dalla norma nazionale. Nel 2010 è stato creato un gruppo di studio sulla materia, che individuò un bacino di circa mille persone che potevano aver bisogno di queste parrucche a causa della patologia di cui soffrivano. Questo intervento non rientra nei livelli essenziali di assistenza (Lea) e quindi la Regione non può usare il fondo sanitario nazionale. C'è però in corso una revisione dei Lea. Propongo dunque di verificare se questa situazione verrà inserita nei Lea altrimenti potremmo inserire un capitolo di bilancio per il rimborso in base alle fasce di reddito previste per il pagamento dei ticket sanitari”.
Nevi ha replicato dicendosi “soddisfatto che l'assessore riconosca l'esistenza del problema. Possiamo aspettare l'aggiornamento dei Lea, se arriverà entro breve, altrimenti presenterò in sede di assestamento la proposta di istituzione di un apposito capitolo di finanziamento”. MP/