Regione Umbria - Assemblea legislativa


LAVORI D'AULA (4): LEGGE DI STABILITÀ E BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE UMBRIA 2017-2019. DOPO GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI LA REPLICA DELLA PRESIDENTE MARINI – IN CORSO IL VOTO DELL'ASSEMBLEA

(Acs) Perugia, 20 dicembre 2016 - Prima del voto dell'Aula su legge di stabilità e bilancio di previsione 2017-2019 (tuttora in corso) la presidente della Giunta regionale, Catiuscia MARINI, ha replicato agli interventi della mattinata (https://goo.gl/Fkr33J) evidenziando che si tratta di un “BILANCIO SANO GRAZIE A RIGORE E RESPONSABILITÀ CHE GARANTISCONO LA CREDIBILITÀ DELLA REGIONE - La crisi economica è iniziata nel 2008 ed ha continuato a fare sentire i propri effetti, richiedendo interventi di carattere globale. Il Pil dell'Umbria è aumentato dello 0,7 per cento, in linea con il dato nazionale. Il tema della disoccupazione è ancora aperto, dato che la crisi ci ha portato ad un forte incremento di coloro che non lavorano. Il dato sui voucher ci preoccupa, ma va letto con attenzione, distinguendo quelli che sono diventati un'alternativa alla contrattualizzazione, da quelli che hanno portato l'emersione del lavoro nero. Serviranno iniziative straordinarie per la promozione turistica, andando oltre quelle finanziabili con le risorse comunitarie. Dovremo ricostruire un clima di fiducia del turismo verso la nostra regione. Anche sul sociale serviranno misure di emergenza e fondi aggiuntivi, per azioni di sostegno alla coesione sociale e ai soggetti più fragili nelle aree terremotate. Questa manovra è caratterizzata dalla scelta di mantenere l'invarianza fiscale, razionalizzando la spesa senza intaccare i servizi. In Umbria neppure 10mila persone dichiarano un reddito superiore a 75mila euro annui. Quindi mantenere l'invarianza fiscale significa salvaguardare i redditi medi e medio bassi, che sarebbero colpiti da un incremento della fiscalità regionale.

La manovra di bilancio si basa su alcuni pilastri: politiche sanitarie, politiche socio-assistenziali, politiche dei trasporti, riorganizzazione della macchina amministrativa, riduzione del costo del personale. La classe politica umbra e le strutture tecniche hanno dimostrato rigore nell'affrontare le questioni più complesse. Abbiamo affrontato i problemi dei trasporti, per mettere in sicurezza gli investimenti strategici (come la ferrovia regionale). Abbiamo scelto di estendere gli strumenti per la coesione sociale, per il lavoro, per la formazione professionale. Sperimenteremo misure innovative per dare risposte al disagio sociale e lavorativo, puntando alle politiche attive all'inclusione. Il bilancio presenta delle rigidità, che derivano anche dall'indebolimento del ruolo delle Regioni nel rappresentare fino in fondo la propria missione istituzionale”. MP/


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