LAVORI D'AULA (3): LEGGE DI STABILITÀ E BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE UMBRIA 2017-2019 – GLI INTERVENTI DI BREGA (PD), RICCI (RP), ROMETTI (SER), LIBERATI (M5S), CHIACCHIERONI (PD)
Dopo le relazioni di Smacchi (Pd) per la maggioranza e di Carbonari (M5S) e Mancini (Ln) per la minoranza, nell'Aula di Palazzo Cesaroni, in cui è in corso la discussione della Legge di stabilità regionale 2017 e del Bilancio di previsione 2017-2019, si è sviluppato il dibattito sui contenuti della manovra. Sono intervenuti i consiglieri Brega (PD), Ricci (RP), Rometti (SER), Liberati (M5S), Chiacchieroni (PD).
(Acs) Perugia 20 dicembre 2016 - Dopo le relazioni di Smacchi (Pd) per la maggioranza e di Carbonari (M5S) e Mancini (Ln) per la minoranza (https://goo.gl/cGjpqD), nell'Aula di Palazzo Cesaroni, in cui è in corso la discussione della Legge di stabilità regionale 2017 e del Bilancio di previsione 2017-2019, si è sviluppato il dibattito sui contenuti della manovra. Sono intervenuti i consiglieri Brega (PD), Ricci (RP), Rometti (SER), Liberati (M5S), Chiacchieroni (PD).
EROS BREGA (PD): “SE NEANCHE QUANDO SI DISCUTE DI BILANCIO C'È LA POSSIBILITÀ DI INTERLOQUIRE ALL'INTERNO DELLA MAGGIORANZA NON VEDO QUALE SIA IL RUOLO DELL'AULA. SERVIAMO SOLO AD ALZARE LA MANO PER VOTARE, MA SE È COSÌ OGGI È L'ULTIMA VOLTA CHE LO FACCIO – Avremmo potuto avere diversi momenti di confronto per costruire un bilancio con le priorità anche da noi determinate. In un momento così delicato sarebbe stato bello condividere percorsi all'interno della maggioranza. Tutto ciò non è stato possibile e ognuno di noi lavora quindi con ciò che ha potuto recepire, senza però un adeguato confronto. Per quanto mi riguarda presento due emendamenti: uno di 175mila euro da togliere al sistema integrato di sicurezza urbana e da destinare agli anziani, visto che ne parliamo sempre, ma le risorse per questi soggetti sono poi sempre scarse. Io condivido l'importanza delle spese per la sicurezza, ma allora facciamo un progetto vero, non limitiamoci ai 175mila euro che servono solo a qualcuno per promuovere più che la sicurezza gli interessi propri. Poi propongo di togliere 500mila euro dalle politiche per il turismo per darli invece alle famiglie e investire sulla viabilità. Ricordo che in seconda Commissione abbiamo il testo unico per il turismo e quindi ciò che decideremo nell'assestamento sarà poi finanziato. Ci sono 5milioni di euro e non sono pochi. È la prima volta che approviamo il bilancio a dicembre, scelta nobile, ma anche l'anno scorso sollevai alcuni temi e quest'anno sono rimasti gli stessi: dovremo parlare quanto prima delle partecipate, sciogliere il nodo Umbria mobilità e quello relativo alla mission di Sviluppumbria, per capire come governarla. Nei prossimi giorni presenterò un atto sul nuovo rapporto con il sociale che dovrà essere prioritariamente indirizzato alla persona. Mi piacerebbe poter condividere e governare processi politici importanti per il futuro della regione. Tutti siamo impegnati in questo, ma quando si deve dare prova di questo, non accade. Ci si ricorda che siamo una maggioranza solo quando bisogna alzare la mano. Il ruolo dell'assemblea è determinato da ognuno di noi. Il ruolo della maggioranza non è solo quello di venire in Aula e alzare la mano. Oggi è l'ultima volta che lo faccio”.
CLAUDIO RICCI (gruppo Ricci presidente): “È FINITO IL TEMPO DEL BILANCIO FISSO, LE VOCI DI SPESA DEVONO POTER ESSERE RIPOSIZIONATE. TRASFORMARE I PROBLEMI IN OPPORTUNITÀ, DAI RIFIUTI ALLA RICOSTRUZIONE - Negli ultimi 5 anni il potere d'acquisto del nostro Paese è calato del 12 per cento e l'Umbria, regione fragile come l'ha definita il rapporto Bankitalia, ha un aumento del 6,6 per cento di persone che vivono in povertà. Lo Stato dovrà affrontare quanto prima il tema della spesa pubblica: 827miliardi di euro l'anno, con una flessibilità finanziaria dello Stato non superiore al 3,5 per cento per azioni di sostegno sociale, sviluppo e innovazione. Che fine ha fatto la revisione della spesa, se il 71 per cento sono spese per lo Stato centrale? Serve quindi una revisione della spesa pubblica. L'Umbria ha dovuto subire i tagli dello Stato. Le minori risorse hanno prodotto un calo di risorse per 52milioni di euro ma anche maggiore rigidità dovuta al mancato utilizzo dell'avanzo vincolato, che ha determinato l'impossibilità di agire con nuovo indebitamento. La Regione Umbria ha riserve fiscali da poter impiegare pari a 170milioni di euro, ma non le attiva perché è stato stabilito che la pressione fiscale rimarrà invariata. Ma la Regione, procedendo con la riduzione di sprechi e inefficienze, può agire anche sulla riduzione della pressione fiscale. Il bilancio è stato configurato in maniera prudente tenendo conto che il fondo sanitario è di 111miliardi di euro, ma ce ne sono 2 in più, il bilancio risente di questo elemento di prudenza, che è positivo. Occorre procedere con incisività verso la centrale regionale acquisti in sanità, logistica dei farmaci e del magazzino e dare propulsione al fascicolo sanitario elettronico. Quattro miliardi di euro possono venire da quest'ultima voce. Asl e distretti sanitari dovranno integrarsi in una logica di sistema. Positiva l'anticipazione dell'assessore che in futuro verranno promosse gare uniche in materia sanitaria nel quadro delle macroregioni, nel nostro caso Toscana, Umbria e Marche. Occorre agire con tempi rapidi nella razionalizzazione e semplificazione in particolare su agenzie e partecipate. Spinta forte anche sul tema semplificazione, che pesa sulle aziende per il 4 per cento del fatturato complessivo. La spesa dei costi del personale si riduce di circa 1milione di euro e le azioni programmate nel 2017 andranno verso la valorizzazione della risorsa del personale. Ancora alto il numero delle posizioni organizzative, una ogni tre sul personale è pesante. La Regione non potrà destinare molte risorse alle infrastrutture: solo 7milioni, ma dovremo contare su risorse indirette, fondi ex Fas, tra 200 e 250milioni di euro. Poi il piano per la tutela e lo sviluppo delle strade della Valnerina. Il Puc 3 importante per i piccoli comuni, poi c'è il Cipe, che dovrà prevedere risorse importanti per l'Umbria, specialmente per la Ferrovia centrale umbra. Servirebbe una maggiore indicazione sullo sviluppo dell'aeroporto dell'Umbria, sarebbero necessari 2 o 3 milioni di euro all'anno per avere una stabilità dei servizi di trasporto. Il tema dei rifiuti deve avere maggiore propulsione. Anche se arriveremo al 70 per cento della differenziata, rimarranno 115mila tonnellate da smaltire. No a nuove cave o ampliamento delle esistenti, ma dobbiamo prendere una decisione: ci sono varie tecnologie e una decisione va presa perché si trasformi il problema dei rifiuti in una risorsa economica. Poi la gestione del post sisma: quanto c'è o ci sarà nei vari bilanci dello Stato dal 2017 e negli anni seguenti? Il centro Italia ha bisogno nei prossimi cinque anni di non meno di 20 miliardi di euro di finanziamenti dello Stato. Su questo dovremo essere attenti a far mantenere gli impegni. L'assessore con delega al turismo ci ricorda dei danni indiretti che subisce la parte di Umbria illesa, che non ha avuto danni grazie anche agli interventi del 1997 e per la quale occorre prevedere un piano specifico di produzione e commercializzazione del prodotto, serve un'unica grande iniziativa all'anno di commercializzazione dei prodotti con i massimi esponenti degli operatori del turismo, quelli della rete, dei social e dei sistemi low cost, perché le compagnie aeree sono ormai operatori turistici anche loro. Per l'Umbria ferita invece, oltre ad agire sulle cose immediate, le strade, da riqualificare o farne di nuove, occorre capire come ricostruire il turismo: va trasformato un elemento di debolezza, il non avere ricettività in quelle zone, in un elemento di forza, perché oggi il turismo è fattore emozionale, è vivere un'esperienza, quindi servono prodotti turistici che portino i turisti anche a vedere la ricostruzione dei beni culturali, perché ciò potrebbe essere una grande attrattiva, per trasformare l'evento sismico in un parco tematico sui rapporti tra sismi, ambienti e attività che l'uomo può svolgere per sopperire alle problematiche. Per realizzare questo servirà una ricettività sicura, realizzare un villaggio turistico di grande qualità nella pianura di Norcia che possa chiudere la cerniera del prodotto turistico, da smontare al termine della riqualificazione. Concluso il tempo del bilancio fisso, ormai il bilancio degli enti deve essere flessibile, viene approvato, prospettato nel 2017 ma fissa solo alcuni punti di riferimento, poiché durante l'anno le poste devono essere riposizionate”.
SILVANO ROMETTI (SeR): “SITUAZIONE DELL'ENTE È SOLIDA E CI METTE NELLE CONDIZIONI DI PORTARE AVANTI POLITICHE ESPANSIVE CON RISORSE COMUNITARIE - La situazione economica che abbiamo di fronte, invece di volgere al meglio vede la crescita di povertà, disoccupazione rappresentando una oggettiva crisi sociale. Ed il bilancio ha dovuto tener conto di questo. La crisi della finanza statale ha avuto ovviamente un fortissimo impatto. Da 8 anni le Regioni contribuiscono pesantemente al risanamento dei conti pubblici. L'impedimento di utilizzare i 330milioni di avanzo vincolato crea oggettive difficoltà. Tuttavia la tastiera fiscale non viene toccata da anni facendo emergere un importante principio di invarianza fiscale. Il livello dei servizi sul tema del sociale è lo stesso dello scorso anno. Vengono confermate agevolazioni, esenzioni, riduzione Irap ed altro. Sul versante delle spese, continuano gli interventi sul contenimento delle spese di funzionamento, senza dimenticare che la Regione si è dovuta far carico a situazioni legate precedentemente alle Province, a partire dal personale. La spesa sanitaria è in equilibrio. Si tratta di un bilancio rigido, senza risorse per politiche espansive, ma in una situazione come questa è logico. Bisogna prestare massima attenzione ai tempi di utilizzo delle risorse comunitarie. Auspico lo sblocco dei fondi Fsc (Fondi per lo sviluppo e la coesione). Ottima possiamo definire la gestione finanziaria rispetto alla sanità, la liquidità e per il livello molto basso del debito. La situazione dell'Ente è solida e ci mette nelle condizioni di portare comunque avanti politiche espansive con risorse comunitarie. Per quanto attiene ad alcune dichiarazioni del consigliere Brega, credo anch'io che, per atti come questo, sarebbero servite più riunioni a monte per consentire alla maggioranza una maggiore coesione”.
ANDREA LIBERATI (M5S): “RISPOSTE CONFORMISTE DI FRONTE A PROBLEMI PARTICOLARMENTE GRAVI. È INUTILE ESSERE AI VERTICI DELLA POLITICA SENZA IMPEGNARSI NEL RICERCARE SOLUZIONI DIVERSE E CONGRUE - Bisogna partire da alcune domande: se questo documento ci consente di guardare con prospettive ampie al futuro e ai cittadini; sull'economia regionale, sulla sanità, sull'ambiente. Se ci consente di rassicurare le imprese, i lavoratori precari. Se dà risposte in merito alle strade, alle ferrovie ferme al 1860. Si parla del raddoppio Spoleto-Campello da oltre 20 anni, di raddoppi che mancano su buona parte della tratta umbra. Un grande tema è rappresentato dal futuro di migliaia di sfollati. Qui non servono slogan. In tema di ricostruzione si è consentito in passato che Piani regolatori non comprendessero analisi di microzonazione, le conseguenze le abbiamo potute vedere anche su scuole e opere pubbliche. Ci sono moltissimi edifici danneggiati dopo gli interventi del 1997-'98. Dobbiamo evitare di spendere risorse ogni 20 anni su strutture ricostruite dopo i sismi precedenti. Su questo bilancio emerge un problema culturale: si è intervenuti senza slancio. Si è deciso di dare risposte conformiste di fronte a problemi particolarmente gravi. È inutile essere ai vertici della politica e non impegnarsi nel ricercare soluzioni diverse e congrue. I problemi non vanno nascosti. Da questo bilancio trasudano molteplici problemi con tagli pesanti sulle politiche giovanili e sport, sull'assetto del territorio ed edilizia abitativa, sulla diversificazione delle fonti energetiche, sul turismo, sull'attività e sui beni culturali. Ma tagli particolari vengono previsti anche per lo sviluppo economico e la competitività, sulle relazioni internazionali, sulle politiche sociali e per la famiglia. Vengono tagliate il 54 per cento delle risorse per lo sviluppo sostenibile e per la tutela dei territori e dell'ambiente, in un contesto dove mancano organi e attività di controllo. Tagli vengono apportati quindi sulle politiche per il lavoro, sul diritto allo studio, su trasporti e mobilità, sull'ordine pubblico. E, seppure in bassa percentuale, anche sulla tutela della salute”.
GIANFRANCO CHIACCHIERONI (Pd): “INIZIATIVE INNOVATIVE CHE PUNTINO SU UN NUOVO TURISMO CHE SFIDI, IN SICUREZZA, L'EVENTO TERREMOTO. IL QUADRO IN CUI CI MUOVIAMO È DI RIPRESA ECONOMICA, LENTA BENCHÉ EVIDENTE - Difetti di approfondimento nel gruppo possono essere dipesi da me e dalla mia malattia, anche se tutti potevano promuovere incontri e momenti di partecipazione. Il quadro in cui ci muoviamo è di ripresa economica, lenta benché evidente, e di crisi internazionale. Il sisma ha creato danni diretti e indiretti, come sul turismo, settore a cui non possono essere tolte risorse, così come per la viabilità. Dobbiamo puntare su una ricostruzione che facciano convivere le popolazioni con il sisma, puntando su iniziative innovative che puntino su un nuovo turismo che sfidi, in sicurezza, l'evento terremoto. Presenterò un ordine del giorno di sostegno all'Anci e ai Comuni che si trovano ad affrontare le difficoltà del post sisma e della ricostruzione”. PG/AS/MP