PRIMA INFANZIA: “AVANTI CON L'ITER PER INTRODURRE LA VACCINAZIONE OBBLIGATORIA PER L'ACCESSO AI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI” - NOTA DI LEONELLI (PD)
Il consigliere regionale del Partito democratico, Giacomo Leonelli, primo firmatario della proposta di modifica della legge 30 del 2005, con la quale si vuole introdurre in Umbria la vaccinazione obbligatoria per l'accesso ai servizi socio-educativi della prima infanzia, chiede di accelerare l'istruttoria dell'atto, anche “perché – spiega - la vittoria del No al recente referendum costituzionale lascia in capo alle Regioni la competenza concorrente in materia di tutela della salute e, quindi, senza tale atto legislativo la popolazione umbra rimarrebbe scoperta, al contrario di quella di altre regioni”.
(Acs) Perugia, 14 dicembre 2016 – “Bene il percorso delle audizioni, ma è assolutamente necessario, dopo l'illustrazione di oggi in Terza commissione accelerare ulteriormente l’iter per giungere ad un’approvazione nei tempi più rapidi possibili della proposta di legge presentata da me e dalla collega Carla Casciari, per rendere l’assolvimento degli obblighi vaccinali da parte del minore requisito di accesso al sistema integrato dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, pubblici e privati”: lo chiede il consigliere regionale del Partito democratico Giacomo Leonelli, primo firmatario della proposta di legge di modifica della legge 30 del 2005, relativamente all'accesso ai servizi socio-educativi per la prima infanzia.
“Tale accelerazione si rende oggi ancora più urgente – spiega Leonelli – visto che la vittoria del No al recente referendum costituzionale lascia in capo alle Regioni la competenza concorrente in materia di tutela della salute e, quindi, senza tale atto legislativo la popolazione umbra rimarrebbe scoperta, al contrario di quella di altre regioni, come ad esempio quella emiliano-romagnola”.
“Negli ultimi anni – conclude Leonelli – si è purtroppo registrato in Italia un trend negativo per quanto riguarda il numero di bambini sottoposti sia alle vaccinazioni gratuite obbligatorie sia a quelle raccomandate secondo quanto previsto dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale. L'obbligatorietà delle vaccinazioni per gli iscritti agli asili nido tutela in primo luogo i bambini più deboli. Infatti se il tasso di vaccinazione si abbassa sotto il 95 per cento, e in Umbria purtroppo siamo già scesi al 93 per cento, i bambini che non possono vaccinarsi per immunodeficienza o patologie rischiano di contrarre malattie che ormai si pensavano debellate. Rendere obbligatoria sul territorio regionale la vaccinazione dei bambini per la loro ammissione agli asili nido è quindi una misura di civiltà a tutela della salute pubblica, e quindi delle nostre comunità, utile a preservarle dalla recrudescenza di malattie infettive pericolose anche in altre fasce d’età”. RED/pg