TRASPORTI: “A QUANTO AMMONTANO E COME SONO STATE SPESE LE SOMME ELARGITE DA TRENITALIA ALLA REGIONE UMBRIA?” - INTERROGAZIONE DI FIORINI E MANCINI (LEGA)
I consiglieri regionali della Lega Nord, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, hanno presentato una interrogazione alla Giunta di Palazzo Donini per sapere “a quanto ammontano le somme che Trenitalia ha elargito alla Regione Umbria come penalità e decurtazioni sul contratto di servizio con l'azienda, a fronte dei disservizi verificatisi”.
(Acs) Perugia, 13 dicembre 2016 - “A quanto ammontano le somme elargite da Trenitalia alla Regione Umbria relative a penalità e decurtazioni inerenti il contratto di servizio 2009-2014 e come sono state utilizzate tali somme?”: i consiglieri della Lega Nord, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, annunciano la presentazione di una interrogazione alla Giunta dopo aver esaminato alcune segnalazioni pervenute dal “Coordinamento comitati pendolari umbri” (Comitato pendolari Terni, Comitato pendolari Roma-Firenze, Comitato viaggiatori bacino Gubbio-Urbino, Comitato pendolari ex Fcu Alto Tevere, Comitato pendolari Teverina).
“La società Trenitalia – si legge nell'atto - gestisce per conto della Regione Umbria il trasporto ferroviario regionale mediante contratto di servizio stipulato con cadenza di sei anni. Secondo tale contratto, in caso di disservizi, Trenitalia è chiamata a pagare penalità o decurtazioni in favore della Regione Umbria. Tali somme, in base a sentenza della Corte Costituzionale (numero 273/2013) e in quanto risorse vincolate, devono essere obbligatoriamente stanziate per il miglioramento del servizio e dei collegamenti ferroviari. Chiediamo perciò di sapere a quanto ammontano gli importi per penalità e decurtazioni relativi al Contratto di servizio 2009/2014 stipulato con Trenitalia; la precisa imputazione a bilancio di tali importi; l'utilizzo che ad oggi è stato effettuato di queste somme; se queste ultime sono state effettivamente impiegate per il miglioramento del servizio di trasporto pubblico ferroviario; se vi sono residui e, in caso positivo, se sono state già stabilite le modalità di impiego”.
“Il fenomeno del pendolarismo – spiegano Fiorini e Mancini – merita la massima attenzione per i molteplici risvolti economici e sociali che riguardano lavoratori e studenti chiamati quotidianamente ad affrontare faticosi quanto disagevoli spostamenti. Le risorse sono sempre meno, ma quando ci sono vanno utilizzate per migliorare il servizio e non per altri scopi”. PG/