LAVORI D'AULA (2): INIZIATO L'ESAME DEL DEFR CON LE RELAZIONI DI MAGGIORANZA E DI MINORANZA
L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha iniziato l'esame del Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2017–2019 con la relazione di maggioranza di Andrea Smacchi (Pd) e quella di minoranza di Raffaele Nevi (FI). Per Smacchi il Defr “rappresenta un punto di continuità e di ripartenza importante per rimettere l'Umbria sui binari della crescita economica ed occupazionale”. Per Nevi “questo Defr è una fotocopia dei precedenti e perciò siamo totalmente contrari”.
(Acs) Perugia, 5 dicembre 2016 – L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha iniziato l'esame del Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2017–2019 con la relazione di maggioranza di Andrea Smacchi (Pd) e quella di minoranza di Raffaele Nevi (FI). Per Smacchi il Defr “rappresenta un punto di continuità e di ripartenza importante per rimettere l'Umbria sui binari della crescita economica ed occupazionale”. Per Nevi “questo Defr è una fotocopia dei precedenti e perciò siamo totalmente contrari”.
ANDREA SMACCHI (PD): “Il Defr 2017–2019, che per la prima volta viene presentato entro la fine dell'anno, rappresenta un punto di continuità, ma allo stesso tempo di ripartenza importante per venire incontro al meglio alle esigenze dei cittadini. Le misure a favore delle popolazioni colpite dal terremoto, l'invarianza fiscale, la messa a leva delle risorse comunitarie, il contenimento della spesa e dei costi della macchina amministrativa sono delle solide basi per la ripresa e lo sviluppo della Regione. È chiaro che si può fare di più e meglio, ma è evidente l'impegno e lo sforzo che questa maggioranza sta facendo per rimettere l'Umbria sui binari della crescita economica ed occupazionale. Gli elementi fondamentali del documento sono: l'invarianza del prelievo fiscale, malgrado la progressiva riduzione di risorse statali derivanti dai provvedimenti nazionali di taglio della spesa e di pareggio di bilancio; l'attuazione della Programmazione europea 2014-2020, confermando e rimodulando, anche in conseguenza del sisma, la strategia che la Regione si è data già da qualche anno; la strategia macroregionale, a partire dalla concreta attuazione del protocollo firmato con Toscana e Marche per la costituzione della sede unica a Bruxelles, e accelerando per quanto riguarda l'attuazione della centrale di acquisti macroregionale in sanità; la razionalizzazione della spesa; l’introduzione del principio della responsabilità dirigenziale, che si fonda sulla definizione degli obiettivi a inizio d'anno; le misure integrative regionali per l'emergenza sisma. Per quanto riguarda la programmazione finanziaria, la conferenza delle Regioni sta facendo pressione nei confronti del Governo al fine di ottenere un'apertura sul tema dell'avanzo vincolato che, cosi com'è, blocca gli investimenti, creando un problema strutturale: la spesa è troppo rigida con riflessi negativi sulla nostra economia e sulle nostre imprese”.
SCHEDA DEFR 2017-2019
Il Defr definisce il quadro strategico delle azioni, che dovranno poi trovare attuazione nella proposta di bilancio, individuando, oltre all'emergenza sisma, 5 aree di intervento: istituzionale; economica; culturale; territoriale; sanità e sociale.
EMERGENZA SISMA. Il Defr contiene un paragrafo specifico dedicato al terremoto, delineando gli obiettivi strategici della ricostruzione in termini politici ed economici. Nel Defr sono previste misure per implementare, con procedure molto più semplici e veloci, le modalità di gestione dell'emergenza e l'avvio della ricostruzione delle abitazioni, degli edifici pubblici, delle infrastrutture, del patrimonio culturale e soprattutto del sistema economico produttivo. Inoltre fondamentale sarà l'utilizzo efficace dei fondi strutturali europei per rilanciare l'intero sistema produttivo. I principali interventi riguardano: l'istituzione di un FONDO DI GARANZIA per le piccole e medie imprese che per 3 anni potrà essere utilizzato dalle imprese danneggiate all'interno del cratere sismico nonché agevolazioni in conto interessi; agevolazioni per l'ACCESSO AL CREDITO per le imprese di tutti i settori produttivi (agricoltura, manifattura, artigianato, commercio, turismo); modifica dell'accordo quadro per gli AMMORTIZZATORI SOCIALI in deroga per l'anno 2016, destinando il 5 per cento delle risorse per le unità produttive localizzate nei comuni del cratere e per tutte le aziende del settore turistico dell'intero territorio regionale.
AREA ISTITUZIONALE. Dare un contributo alla competitività territoriale proseguendo nell'attività di RIFORMA DEGLI ASSETTI ISTITUZIONALI (Riforma endo regionale) attraverso un percorso che accompagni gli enti di area vasta ad assumere il ruolo di centri servizio per gli enti locali. Interventi di razionalizzazione e semplificazione del SISTEMA DELLE AGENZIE DEL SISTEMA DELLE AGENZIE, per realizzare sinergie, integrazioni ed economie di spesa delle partecipate. Prosecuzione del processo di razionalizzazione, riduzione, semplificazione, rafforzamento della governance e qualificazione della spesa delle SOCIETÀ PARTECIPATE. Ulteriore sviluppo della semplificazione organizzativa della Regione, attraverso l'attuazione del Piano triennale per la semplificazione-Agenda 2016-2018.
AREA ECONOMICA. Fronteggiare l'impatto dell'“EMERGENZA ECONOMICA” CAUSATA DALLA CRISI SISMICA agosto-ottobre 2016 impegnandosi alla semplificazione della ricostruzione del tessuto economico e produttivo, proseguendo nell'azione di sostegno al credito e all'occupazione (ammortizzatori sociali in deroga). Particolare attenzione al comparto agro-alimentare e turistico. Sul versante generale: utilizzare le opportunità del Piano nazionale INDUSTRIA 4.0 attraverso gli accordi di programma sulle aree di crisi Terni-Narni e aree terremotate, anche appoggiando la disponibilità espressa da Confindustria per fare dell'Umbria un hub digitale per l'Italia centrale; la capacità dell'Umbria di essere attrattiva da un punto di vista turistico; attivare politiche dal lato della domanda per ciò che attiene al MANUFATTURIERO, e più orientate sull'offerta per il COMPARTO ECONOMICO LEGATO ALLE RISORSE TERRITORIALI. Integrare le politiche di sviluppo e realizzare politiche attive del lavoro che finanziano l'occupazione. Scommettere su QUALITÀ, FORMAZIONE, INNOVAZIONE attuando le linee definite nella “Strategia di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente dell'Umbria (Ris3)” 2014-2020.
AREA CULTURALE. Conferma del posizionamento dell'Umbria per ricchezza e qualità dell'offerta culturale. Realizzare una rete efficace che valorizzi e metta a sistema, anche da un punto di vista economico e finanziario, l'offerta di beni e attività culturali. Predisporre e approvare entro il 2017 la legge quadro regionale in materia di cultura e sua valorizzazione. Obiettivo di fondo è la RIAGGREGAZIONE DELL'OFFERTA CULTURALE per realizzare dimensioni ed economie di scale funzionali al rilancio del settore. Attenzione particolare ad attività di ricostruzione dei beni danneggiati dal sisma.
AREA TERRITORIALE. Paesaggio, territorio, ambiente naturale e antropico sono un patrimonio funzionale alla crescita e allo sviluppo. Nel 2017 sarà riavviato il percorso di definizione del PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE. Proposte di normative regionali in materia di CONSUMO DI SUOLO dovranno tener conto del ddl approvato dalla Camera relativo a contenimento e riuso. Sul fronte RIFIUTI, prosecuzione delle azioni per l'incremento della differenziata; completamento degli interventi nei poli di Casone e Belladanza per incrementare l'efficienza del sistema integrato regionale di recupero e riciclaggio. Aggiornamento del Piano di TUTELA DELLE ACQUE, da approvare entro il 2017, completamento del regolamento per la salvaguardia delle aree ad uso potabile. Approvazione entro il 2017 della STRATEGIA ENERGETICA ambientale regionale. Diagnosi e certificazioni energetiche degli immobili di proprietà pubblica: nel corso del 2017 definizione dei criteri finanziabili mediante bandi e programmi regionali. MOBILITÀ: nel corso del 2017 apertura al traffico di altri tratti della Perugia-Ancona; prosecuzione delle attività per la definizione della nuova stazione ferroviaria AV Roma-Firenze. Entro il 2017 approvazione esecutiva del piano di bacino unico regionale, mirato ad organizzare un unico programma di esercizio del Tpl che nel 2017 saranno oggetto di gara pubblica per servizi su gomma e lacuali.
AREA SANITÀ E SOCIALE. Attuazione protocollo d'intesa tra Marche, Umbria e Toscana che prevede sinergie interregionali per sanità e welfare. Rivisitazione dei contenuti del NUOVO PIANO SANITARIO in corso di elaborazione, garantendo un sistema pubblico e universalistico e senza costi aggiuntivi per i cittadini pur nel quadro del contenimento della spesa. Azioni prioritarie del 2017 saranno rivolte alle macroaree prevenzione, assistenza distrettuale, assistenza ospedaliera e sulle azioni traversali di sistema, e si proseguirà nell'attuazione del Piano regionale di prevenzione. Particolare attenzione al sostegno dei NON AUTOSUFFICIENTI e delle loro famiglie attraverso il nuovo Piano regionale per la non autosufficienza: conferma del fondo regionale; programmazione integrata territoriale; presa in carico sulla base di valutazione unitaria dei bisogni; sostegno ai livelli conseguiti di domiciliarità e semiresidenzialità. Integrazione ospedaliera tra Aziende e nosocomi di territorio. Prosegue nel 2017 il programma di investimenti in sanità (completamento interventi ospedali di Terni, Castiglion del Lago, Città della Pieve e avvio procedure per ospedale unico Narni-Amelia). Programmazione degli acquisti su base regionale mediante la CENTRALE REGIONALE PER GLI ACQUISTI IN SANITÀ (Cras). Ulteriore sviluppo nel 2017 dell'implementazione del fascicolo sanitario elettronico. Il Nuovo Piano sociale regionale adottato sarà approvato nel 2017. Prevede il rafforzamento del welfare rilanciando il modello di governance che individua come centrale la zona sociale, attraverso la gestione associata dei Comuni per mettere a regime il SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE E ZONALE INTEGRATO (SISO). Si lavorerà alla definizione di un modello di regolazione per l'accreditamento dei servizi sociali (servizi residenziali e semi per minori e anziani). Proseguiranno nel 2017 le attività già avviate nel 2016 relative alle misure del Por Fse 2014-2020: minori, disabili e anziani, con attenzione particolare a non autosufficienza; family help; innovazione uffici di cittadinanza; mediazione familiare; invecchiamento attivo; azioni dedicate alle cinque città ricomprese nel programma Agenda Urbana.
RAFFAELE NEVI (FI): “Il nostro giudizio sul Defr è largamente insoddisfacente, siamo totalmente contrari. Il Defr è uno strumento oramai completamente dequalificato. La maggior parte di quello che c'è scritto rimane lettera morta. Il Defr è diventato negli anni uno strumento in cui si riscrivono sistematicamente le stesse cose. Come Comitato di Monitoraggio e Vigilanza abbiamo dato mandato agli uffici dell'Assemblea legislativa, di mettere a confronto il Defr dell'anno scorso con quello che discutiamo oggi: ebbene, il risultato è desolante. Purtroppo tutte le cose che nello scorso Defr si scriveva sarebbero state realizzate nel 2016, sono riproposte come obiettivi da raggiungere nel 2017. Le parti non attuate nel Defr dell'anno passato sono intorno al 75 per cento. Ad esempio per la legge di riordino della cultura, per il piano paesaggistico regionale, in materia del consumo di suolo. Ci sono anche esempi di copia e incolla, come per il regolamento per l'attribuzione degli alloggi popolari, per il piano di tutela delle acque, o per i trasporti. Anche nella sanità la stessa cosa: il nuovo piano sanitario regionale si auspicava nel 2016 e ora si aspetta per il 2017. Mentre si fanno chiacchiere e non si attuano le cose che scriviamo, le imprese umbre diminuiscono per il quinto anno consecutivo, il nostro sistema industriale continua il suo declino e anche la disoccupazione aumenta. Ma aumenta ancora di più il distacco tra chi è amministrato e chi amministra. C'è bisogno di cambiare passo. Spero che questo sia l'ultimo Defr fotocopia del precedente, che sia l'ultimo in cui ci sono scritte date che non si rispettano. Noi vigileremo sull'attuazione di questo Defr”. DMB/TB