INTRAMOENIA: “MEDICI TRASFORMATI IN ESATTORI DELLE TASSE” - SQUARTA (FDI): “ATTO REGIONALE ILLEGITTIMO E ORA I PAZIENTI RIAVRANNO INDIETRO MILIONI DI EURO”
Il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Marco Squarta punta il dito sulla Giunta regionale perché “per quasi due anni la Regione ha riscosso milioni di euro facendo pagare il ticket dell'intramoenia ai pazienti, ma anche il Consiglio di Stato ha confermato l'illegittimità del provvedimento”. Squarta rimarca dunque come “secondo i giudici questo provvedimento sia illegittimo, come rischia di essere dichiarata illegittima la delibera che sospende l'assegnazione delle case popolari alle famiglie in difficoltà per darle ai terremotati della Valnerina”.
(Acs) Perugia, 24 novembre 2016 - “Per quasi due anni la Regione Umbria ha riscosso milioni di euro facendo pagare il ticket dell'intramoenia ai pazienti, ma anche il Consiglio di Stato ha confermato l'illegittimità del provvedimento. Il Centrosinistra paladino dei più deboli fa pagare tasse ingiuste”. Lo scrive il capogruppo di Fratelli d'Italia all'Assemblea legislativa, Marco Squarta, rimarcando come “secondo i giudici questo provvedimento è illegittimo, come rischia di essere dichiarata illegittima la delibera che sospende l'assegnazione delle case popolari alle famiglie in difficoltà per darle ai terremotati della Valnerina”.
Squarta punta il dito sulla Giunta regionale perché, "per accedere al fondo sanitario nazionale nel 2012 ha trasformato i medici in esattori delle tasse. Milioni di euro che ora, dalle casse regionali, dovranno essere restituiti ai pazienti. Noi – ricorda Squarta - avevamo denunciato tutto ciò in tempi non sospetti, ma la Regione ha fatto finta di non sentire. Così anche il Consiglio di Stato ha confermato la decisione del Tar, che con ogni probabilità verrà chiamato a pronunciarsi sulla delibera relativa alle case popolari se la Giunta non ritirerà immediatamente il provvedimento. Non si può pensare – conclude Marco Squarta - di risolvere i problemi dei terremotati lasciando in mezzo alla strada le famiglie che hanno diritto ad un alloggio popolare". RED/as