QUESTION TIME (3): “TRASFORMAZIONE IN CITTADELLA GIUDIZIARIA DELL'EX CARCERE DI PERUGIA” - LEONELLI (PD) INTERROGA, ASSESSORE CECCHINI RISPONDE: “REGIONE NON COINVOLTA IN ALCUN MODO”
(Acs) Perugia, 17 ottobre 2016 – Il consigliere del Partito democratico Giacomo Leonelli ha illustrato oggi all'Assemblea legislativa dell'Umbria, nell'ambito della seduta dedicata alle interrogazioni a risposta immediata, il proprio atto ispettivo relativo al riutilizzo degli spazi dell'ex carcere di Piazza Partigiani. Leonelli ha ricostruito i vari atti approvati, a partire dal 2000, dal Comune di Perugia affinché gli edifici dell'ex carcere potessero essere convertiti in una 'cittadella giudiziaria' di valenza regionale.
“La realizzazione della 'cittadella giudiziaria' – ha detto Leonelli - è sempre stato un obiettivo importante per la città di Perugia, visto che porterebbe non solo al recupero e riuso di un area urbana ormai da troppo tempo lasciata in disuso, con conseguenti ed indubbi benefici per le aree limitrofe al centro storico, ma anche ad un indubbio miglioramento per la funzionalità e per l'efficienza degli uffici giudiziari, visto che tutti sarebbero unificati all'interno della cittadella giudiziaria stessa. L'Agenzia del demanio avrebbe anche recentemente manifestato interesse per questo tipo di progetto. In ogni caso quei volumi così importanti devono essere recuperati, anche per finalità differenti da quelle inizialmente ipotizzate. In ogni caso la Regione Umbria dovrebbe essere coinvolta in un intervento così strategico, ma non sappiamo se ciò sia avvenuto”.
L'assessore Fernanda Cecchini ha risposto spiegando che “facendo una verifica con l'assessorato all'urbanistica non risulta alcun coinvolgimento della Regione in questa tematica. Il progetto di riqualificazione e recupero della vecchia struttura detentiva non è stato dunque formalmente condiviso con l'Esecutivo regionale, nonostante l'importanza dell'intervento stesso”.
Leonelli ha replicato dicendosi “perplesso dal mancato coinvolgimento della Regione in un progetto di tale rilievo. Soprattutto in ragione del protocollo d'intesa firmato con il ministero della Giustizia già nel 2000. Tutte le istituzioni dovrebbero essere coinvolte in ragione delle ricadute, anche urbanistiche, del recupero”. MP/