Regione Umbria - Assemblea legislativa


INPS 'GESTIONE SEPARATA': “NUOVI PROBLEMI PER IL RILASCIO DEL DURC. MESI DI RITARDI PER UN CERTIFICATO A PERUGIA” - LIBERATI E CARBONARI (M5S) “A TERNI BASTA UNA SOLA SETTIMANA”

In sintesi

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari intervengono in merito alla procedura “particolarmente lenta” da parte di Inps 'gestione separata' per il rilascio del modello di regolarità contributiva (Durc), “un fatto – scrivono -  che è fonte di costanti problemi per molti liberi professionisti, soprattutto nella provincia di Perugia”.  E nell'auspicare che venga “generalizzata la procedura informatica per tutti le tipologie di lavoratori”, Liberati e Carbonari si domandano perché a Terni, a differenza di Perugia, “basta una sola settimana per rispondere”.

(Acs) Perugia, 13 ottobre 2016 - “Alcuni lavoratori stanno segnalando al Movimento 5 Stelle una grave anomalia legata agli uffici Inps di Perugia.  Come è noto, l'Inps riserva un trattamento particolare agli iscritti alla cassa 'gestione separata', perché esclusi dal sistema informatico per il rilascio del modello di regolarità contributiva, il Durc, un fatto che è fonte di costanti problemi per molti liberi professionisti, soprattutto nella provincia di Perugia, dove, per ignoti motivi, la procedura sostitutiva risulta particolarmente lenta”. Così i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari che evidenziano come “la categoria sfortunata è dunque quella di chi svolge una professione priva di una propria cassa contributiva e che è costretto a versare i contributi per la pensione nella famigerata cassa generica 'gestione separata'”. 

“Questi lavoratori, che lo Stato considera 'di serie B' – continuano -, non sono stati iscritti al sistema informatico per il rilascio dei modelli DURC. Quindi un libero professionista iscritto alla cassa 'gestione separata' che abbia svolto una prestazione lavorativa per una Pubblica Amministrazione – spiegano -, si trova a perdere tempo, mentre l’INPS non garantisce il servizio informatico goduto dai lavoratori 'di serie A', né permette di ritirare a mano il modello alla vecchia maniera, poiché ciò violerebbe altre leggi suppostamente 'semplificatrici' del rapporto Stato-imprese”.

I due esponenti pentastellati evidenziano che “l’assurda procedura sostitutiva da adottare in questi casi è descritta nella circolare INPS 126/2015, poco chiara sia alle Pubbliche Amministrazioni, sia agli stessi uffici INPS che spesso non sanno dare spiegazioni al riguardo: l’ente datore di lavoro richiede tramite PEC il certificato a un ufficio specifico della sede provinciale dell’INPS (richieste pervenute ad altri uffici non ottengono alcuna risposta ed è impossibile contattare l’ufficio suddetto per via telefonica).  Purtroppo i tempi di attesa nella provincia di Perugia -rilevano - sono biblici, dalle tre settimane a diversi mesi, contro i pochi minuti necessari con il sistema informatico. Durante questo periodo, anche se il lavoro è concluso e i fondi sono disponibili ed erogabili, l’ente pubblico è impossibilitato al pagamento del professionista che subisce notevoli disagi, soprattutto quando siano stati contratti debiti con collaboratori e fornitori”.

“È mai possibile una simile indecente disparità di trattamento? - si domandano -. Perché non viene generalizzata la procedura informatica per tutti le tipologie di lavoratori? Ma soprattutto – concludono -, perché la sede INPS di Perugia è così lenta nel rilasciare i certificati quando al corrispettivo ufficio di Terni basta una sola settimana per rispondere?” RED/as


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