QUESTION TIME (2): “AZIONI PER LIMITARE L'ABITUDINE AL FUMO” – CASCIARI (PD) INTERROGA, ASSESSORE BARBERINI: “PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE GIÀ INIZIATO, TRA UN ANNO IL REPORT SUI RISULTATI”
(Acs) Perugia, 27 settembre 2016 – Nella seduta odierna dell'Aula dedicata al question time, la consigliera Carla Casciari (PD) ha presentato un'interrogazione con la quale chiede alla Giunta regionale di conoscere “le azioni in ambito di prevenzione che il sistema sanitario regionale ha intrapreso per limitare l'abitudine al fumo, soprattutto tra i giovani, ormai universalmente considerato un elevato fattore di rischio per molte patologie tumorale e cardiovascolari e non solo”.
Secondo Casciari “l’epidemia di tabacco è considerata una delle più grandi sfide nella sanità della storia, tanto che l’Oms ha definito come la più grande minaccia nella Comunità Europea. Inoltre dal Rapporto sull'abitudine al fumo di sigaretta in Italia risulta che in Umbria, tra le persone di età compresa tra i 18-69 anni, fuma il 30,1 per cento della popolazione contro il 26,9 per cento della media nazionale. Un dato che pone la nostra regione al primo posto nella classifica davanti a Lazio (29,6 per cento) e Campania (29,3 per cento). L'Umbria è anche tra le peggiori regioni italiane per quanto riguarda il rispetto di divieto nel locali pubblici, con l'84 per cento contro il 90,3 nazionale, nei luoghi di lavoro, con l'88,7 contro il 92,1, ed in casa, 71,3 per cento contro il 79,6. Altro grave rischio è quello legato al fumo passivo per le persone che vivono o lavorano con dei fumatori. Sappiamo che c'è un progetto, 'Verso ospedali senza fumo' teso a sviluppare all’interno delle aziende sanitarie una cultura contro il tabagismo che coinvolga lavoratori, pazienti e cittadini”.
All'interrogazione ha risposto l'assessore regionale alla sanità, Luca Barberini, evidenziando che “la Giunta è convinta di proporre una serie di azioni per contrastare il fenomeno. Il fumo è un grave fattore di rischio e per questo il piano nazionale di prevenzione 2014/2018 ha invitato le Regioni ad attivarsi contro di esso, diffondendo notizie e informazioni utili alla prevenzione. Il 28 maggio 2015 abbiamo approvato il 'Piano regionale di prevenzione', che sta entrando a regime e prevede una serie di interventi intersettoriali con vari obiettivi. Un filone riguarda bambini e giovani per: favorire il processo di costruzione e identità individuale sviluppo di competenze personali relazionali con percorsi di educazione; prevenire l'utilizzo di sostanze psicoattive come tabacco e alcol; promuovere stili di vita salutari. Uno dei filoni di intervento riguarda i lavoratori, come il progetto per l'ospedale senza fumo che coinvolge le Aziende sanitarie per dissuadere dal consumo di tabacco nei luoghi di cura. Altro filone riguarda donne e famiglia, con una attività di consulenza e sostegno alle donne. Infine c'è un progetto di 'Screening per il rischio cardiovascolare' nella popolazione sana di età compresa tra 45 e 59 anni. I soggetti a rischio potranno essere inviati ai centri antifumo esistenti sul territorio regionale. I risultati di queste attività verranno illustrati all'Aula dopo circa un anno di effettiva vigenza del Piano”.
La consigliera Casciari si è detta “soddisfatta della risposta ottenuta e dell'attenzione rivolta a donne e giovani”. MP/