POLITICA: "239MILA EURO DI SANZIONI, PRESCRITTE O DECADUTE, BLOCCATE DAL 'PUNTO SOS EQUITALIA', IN AZIONE A TUTELA DEI CITTADINI" - CONFERENZA STAMPA DEL GRUPPO CONSILIARE M5S A PALAZZO CESARONI
I consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (Movimento 5 Stelle) hanno tenuto questa mattina a Palazzo Cesaroni una conferenza stampa sull'attività del Punto 'Sos Equitalia' di Foligno e sulle emergenze dell'economia umbra, denunciando che “la politica regionale ingabbia le informazioni e blocca la trasparenza”. Liberati e Carbonari hanno riferito che “il 25 per cento delle cartelle sottoposte al Punto Sos Equitalia, per un ammontare di 239mila euro, sono risultate prescritte o decadute”.
(Acs) Perugia, 4 agosto 2016 - I consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (Movimento 5 Stelle) hanno tenuto questa mattina a Palazzo Cesaroni una conferenza stampa sull'attività del Punto 'Sos Equitalia' di Foligno e sulle emergenze dell'economia umbra, denunciando che “la politica regionale ingabbia le informazioni e blocca la trasparenza”.
Aprendo l'incontro con i media regionali, Andrea Liberati ha parlato di "felice intuizione del M5S riguardo ai 'Punti Sos Equitalia', uno dei quali è stato aperto a Foligno. Siamo attivi per la tutela del risparmio dei cittadini (che per il principio di sussidiarietà compete anche alla Regione), verso gli istituti di credito e le cooperative che investono in titoli ad alta volatilità, che pregiudicano le stesse imprese. Necessario agire sugli istituti di credito regionali, verso i quali abbiamo inoltrato molte denunce, anche alla Banca d'Italia, che però non hanno trovato seguito. Uno su tutti, il caso CrediUmbria, il cui presidente si era fatto rimborsare numerosi gratta&vinci: la nostra interrogazione è stata dichiarata inammissibile. La Banca d'Italia – ha aggiunto Liberati - ha risposto ringraziandoci per la segnalazione, ma richiamando il segreto d'ufficio rispetto agli esiti degli accertamenti che sarebbero stati svolti. Sembrano esserci forme di impunità che coprono alcune banche ed è quindi necessario che si attivino gli organi di vigilanza. Altra questione riguarda la Coop centro Italia, al centro di una serie di inchieste giornalistiche secondo cui sarebbero stati forti e ingenti gli investimenti sul Monte dei Paschi, anche dopo il caos del 2014, che oggi si sarebbero drasticamente svalutati, passando da 170 a 5 milioni di euro. Abbiamo chiesto alla Regione di verificare tutto questo, visto che la Coop dà lavoro a migliaia di persone, come una grande industria. Non vorremmo trovarci di fronte all'ennesima crisi aziendale e capire invece perché Coop ha deciso di investire in Mps”.
Maria Grazia Carbonari, insieme al referente del “Punto Sos Equitalia” di Foligno, ha spiegato: “Ci sono state sottoposte numerose cartelle esattoriali e lo sportello ha ottenuto risultati molto importanti, consentendo, in meno di un anno, e utilizzando soltanto lavoro volontario, di respingere le ingiuste pretese di Equitalia. Il 25 per cento delle richieste analizzate (cartelle esattoriali per 960mila euro relative a circa 100 contribuenti) sono risultate prescritte o decadute per un ammontare di circa 239mila euro. In questo modo i cittadini hanno evitato di pagare cifre non dovute. Un altro 22 per cento delle cartelle, per circa 214mila euro, sono state rateizzate. Quando un'impresa o un cittadino finisce sotto le grinfie di Equitalia non riesce ad uscirne, se non vendendo il proprio patrimonio. Abbiamo dato – ha rimarcato Carbonari - una piccola speranza a cittadini ed imprenditori che entrano in crisi quando si vedono recapitare una cartella Equitalia, che può portare a ipoteche e fermo amministrativo. Molte cartelle con toni perentori sono state recapitate a cittadini, artigiani e imprese che non dovevano neppure essere spedite, dato che il presunto debito risale a periodi ben oltre quelli di decadenza e prescrizione. Si prefigura più un accanimento che un sistema che consenta di mettere i contribuenti in condizione di pagare quanto dovuto, senza gravarli di imposte, interessi e agio di riscossione, cumulando così somme impossibili da far ritornare nelle casse dello Stato”. MP/