ECONOMIA: “IN UMBRIA CALA IL PIL E I GIOVANI ABBANDONANO LA REGIONE” - RICCI (RP) NECESSARI “MENO SPRECHI E INEFFICIENZE PER INVESTIRE IN SVILUPPO, SOCIALE E MENO TASSE”
Il consigliere Claudio Ricci (Ricci presidente) ritiene necessario che la Regione Umbria riduca sprechi e inefficienze per investire in sviluppo, sociale e meno tasse. Questo anche per fare fronte ai dati negativi dell'Istat, secondo cui “negli ultimi 20 anni abbiamo perso ben il 14 per cento del Prodotto interno lordo per abitante, rispetto alla già negativa media italiana, e oltre 14mila giovani sono andati fuori regione.
(Acs) Perugia, 3 agosto 2016 - “Negli ultimi 20 anni abbiamo perso ben il 14 percento del Prodotto interno lordo per abitante, rispetto alla già negativa media italiana, e oltre 14mila giovani tra 25 e 40 anni sono andati fuori regione”. Claudio Ricci, consigliere regionale del gruppo Ricci presidente, rilancia i “dati reali di Istat e altri istituti nazionali, secondo cui negli ultimi 20 anni abbiamo perso ben il 14 per cento del Prodotto interno lordo per abitante, rispetto alla già negativa media italiana. Inoltre 14mila giovani, fra 25 e 40 anni, sono usciti dalla regione per trovare una opportunità di lavoro e speranza per la propria vita. L'Umbria è fragile ed ha subito di più la crisi, rispetto alla media italiana”.
Secondo l'esponente dell'opposizione “la Regione Umbria deve fare di più: meno sprechi e inefficienze per investire in sviluppo, sociale e meno tasse. Inoltre occorre definire un piano di marketing operativo, per attrarre, utilizzando in modo più strategico le risorse europee, imprese innovative e opportunità attraverso la semplificazione. Come pure sono necessarie una vera politica del cambiamento e del merito e più infrastrutture a partire da ferrovie e dall'aeroporto, continuando a migliorare le strade. Visto che siamo solo 900mila residenti – aggiunge Ricci – si dovrà accorpare tutto in una sola struttura: una sola Asl e una sola Azienda ospedaliera (con sedi a Perugia e Terni) e una sola Agenzia di sviluppo regionale in modo da avere una cabina di regia per i settori strategici come l'innovazione tecnologica, il turismo, le energie rinnovabili, il nuovo manifatturiero e l'agricoltura”. RED/mp