SANITÀ: “TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE GUARDIE MEDICHE IN UMBRIA PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI SANITARI NEL TERRITORIO” - MOZIONE FIORINI (LEGA) E RICCI (RICCI PRESIDENTE)
I consiglieri regionali Emanuele Fiorini (Lega nord) e Claudio Ricci (Ricci presidente) annunciano la presentazione di una mozione per la “tutela e la valorizzazione delle guardie mediche in Umbria per il potenziamento dei servizi sanitari nel territorio”. Fiorini e Ricci criticano “l'atto di indirizzo del comitato di settore della Conferenza delle Regioni, nel quale l'Accordo collettivo nazionale per la medicina generale, vorrebbe limitare la continuità assistenziale della Guardia medica in Umbria, che include circa 100 posizioni sino alle ore 24 (modello H16), smistando gli interventi notturni (dalle 24 alle 8) al servizio 118”.
(Acs) Perugia, 26 luglio 2016 - “Prevedere una audizione in Terza Commissione per attivare un tavolo tecnico regionale che proponga alla Conferenza delle Regioni e quella Stato-Regioni una nuova bozza di convenzione, che preveda adeguate risorse per evitare l'eliminazione dell'assistenza fornita dalla guardia medica”. Lo chiedono, con una mozione rivolta all'Esecutivo di Palazzo Donini, i consiglieri regionali Emanuele Fiorini (Lega nord) e Claudio Ricci (Ricci presidente).
Nell'atto di indirizzo Fiorini e Ricci “dopo aver preso parte alla marcia da Bastia a Perugia, organizzata dal Centro Studi Malfatti e dal sindacato medici italiani, in rappresentanza della coalizione di centro destra e liste civiche”, mettono in evidenza “i profili di criticità e illegittimità che emergono dall'atto di indirizzo del comitato di settore della Conferenza delle Regioni nel quale l'Accordo collettivo nazionale per la medicina generale vorrebbe limitare la continuità assistenziale della Guardia medica in Umbria, che include circa 100 posizioni sino alle ore 24 (modello H16), smistando gli interventi notturni (dalle 24 alle 8) al servizio 118. Tale disposizione - secondo i consiglieri - comporterebbe una evidente diminuzione dei livelli di assistenza e qualità sanitaria, nonché un prevedibile rallentamento e intasamento del servizio al pronto soccorso. Bisogna considerare, infatti che (secondo uno studio del sindacato dei medici italiani) il 75 per cento di coloro che nella fascia oraria notturna ricorrono alla Guardia medica, sono persone che già assumono farmaci, in età avanzata, con patologie croniche e riduzione dell'autonomia, costrette quindi a recarsi al pronto soccorso o chiamare il 118”.
I consiglieri di opposizione chiedono infine di includere, fra gli indirizzi generali del nuovo Piano sanitario regionale, la tutela e valorizzazione della Guardia medica e dei Medici di base. MP/