QUESTION TIME (7): “CHIARIRE CONFERIMENTO INCARICHI PER FONDO IMMOBILIARE MONTELUCE” - A CARBONARI E LIBERATI (M5S) HA RISPOSTO L'ASSESSORE BARTOLINI
(Acs) Perugia, 12 luglio 2016 – I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati hanno chiesto alla Giunta regionale di “spiegare il conferimento di due incarichi relativi al 'Fondo Monteluce': nel 2008 e 2009 ci sono stati conferimenti per assistenza legale allo 'Studio legale Bonelli Erede Pappalardo' per un totale di circa 100mila euro. In nessuna delle relative determinazioni dirigenziali si fa riferimento ad una selezione pubblica per la scelta dello studio legale, ma si spiega soltanto che esiste l'esigenza di avvalersi di consulenze esterne in assenza di risorse regionali. Oltre a quegli incarichi c'è quello alla società 'Scenari Immobiliari' per la valutazione del prezzo delle quote di mercato, che poi sono crollate, costato 23mila euro. Bisogna dunque chiarire come è statoscelto lo studio legale e la società di valutazione immobiliare, fornire copia della perizia effettuata dalla società”.
Nella risposta, l'assessore regionale Antonio Bartolini, prima di rispondere nei dettagli all'interrogazione, ha precisato che “si tratta di attività svolte quasi dieci anni fa”. Entrando poi nello specifico delle domande contenute nell'atto ispettivo, Bartolini ha spiegato che “lo studio legale Bonelli Erede Pappalardo è una delle più grandi law farm a livello nazionale. Il tema dei fondi di investimenti immobiliari è un tema di nicchia che è essenzialmente approfondito e riconosciuto solo dalle grandi law internazionali, a livello regionale non abbiamo queste competenze. L’incarico allo studio è stato conferito dal dirigente del servizio bilancio secondo norme e regole vigenti, in particolare si è avvalso della disciplina per il conferimento di incarichi professionali esterni adottati con delibera della Giunta regionale del 2008, al tempo vigente. In base all’articolo 6 il dirigente poteva disporre incarichi in via diretta senza espletamento di procedura comparativa a favore di soggetti di autorevolezza o in possesso di professionalità comunque non comparabile. Lo Studio in questione rispondeva ampiamente a tutti questi requisiti era, ed è, il primario studio legale italiano composto da oltre trecento professionisti. L’operazione in oggetto per le caratteristiche dei soggetti coinvolti richiedeva comprovate professionalità in valorizzazione di portafogli immobiliari pubblici. Gli importi per gli incarichi sono di 26mila, 60mila e 40 mila euro, per un totale di 126 mila euro. Relativamente al conferimento dell’incarico all’Istituto indipendente di ricerca 'Scenari immobiliari', la Regione doveva procedere sulla base di un accordo con Nomura. Il valore dell’incarico era 19.800 euro, e, quindi, sotto soglia di 20 mila si poteva affidare in via diretta”.
Replicando alla risposta dell'assessore, Carbonari ha rimarcato che “ogni qualvolta la Giunta dà luogo ad una delibera evidenzia sempre che è conseguenza di un’indagine di mercato. Ma chiedo: come vengono fatte queste indagini, ci sarà una procedura o no? Il fatto di essersi affidati a professionisti esterni per mancanza di competenze interne non mi sembra abbia portato a grandi risultati. Siamo di fronte ad una situazione pessima perché l’Università ha già perso 4,5 milioni di euro lo scorso anno scorso e la Regione Umbria dovrebbe sollevare Gepafin delle perdite. Sulla situazione presenteremo a breve una mozione per parlarne a fondo”. AS/