AEROPORTO: “NON BASTA CAMBIARE I NOMI. L’UMBRIA INTERA NON E' ATTRATTIVA PERCHÈ SENZA LOGISTICA” - PER LIBERATI (M5S) “LA REGIONE GETTA BEN 37 MILIONI DI EURO ALL'ANNO SU TRENI INADEGUATI”
Secondo il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, “aualunque sia il nome scelto per il presidente della società di gestione dell'aeroporto 'San Francesco di Assisi', è evidente che, per l’aeroporto come per l’intera Umbria, nulla cambierà in termini di attrattività ed efficienze, soprattutto se la logistica regionale ‘di contorno’ rimanesse quella attuale”. Liberati evidenzia alcune criticità: “l’assenza di uno scalo ferroviario aeroportuale; le forti carenze del ferro, con un servizio lento e di scarsa qualità, eppure strapagato; il totale deterioramento delle infrastrutture stradali”.
(Acs) Perugia, 22 giugno 2016 - “Qualunque sia il nome scelto per il presidente della società di gestione dell'aeroporto 'San Francesco di Assisi', è evidente che, per l’aeroporto come per l’intera Umbria, nulla cambierà in termini di attrattività ed efficienze, soprattutto se la logistica regionale ‘di contorno’ rimanesse quella attuale”. Lo denuncia il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, evidenziando “l’assenza di uno scalo ferroviario aeroportuale; le forti carenze del ferro, con un servizio lento e di scarsa qualità, eppure strapagato; il totale deterioramento delle infrastrutture stradali”.
Secondo Liberati “anche sui trasporti la Giunta Marini balbetta, mentre l’aeroporto, già latore di debiti pluriennali e milionari, peggiora da tempo le sue performance. Il Movimento 5 Stelle ha anzitutto reiteratamente segnalato la necessità di connettere l’aeroporto alla ferrovia, con una fermata ad hoc in loco. Ma questo non basta, bisogna mettere in campo progetti che consentano spostamenti ferroviari assai rapidi tra l’Umbria e Roma-Ancona e Firenze-Milano, già oggi possibili, con l’impiego di treni veloci cofinanziati dalla Regione. Invece – aggiunge - la Giunta Marini, proseguendo le pessime pratiche del passato, butta ogni anno ben 37milioni di euro per innumerevoli treni regionali spesso semi-vuoti e comunque del tutto inadeguati per pendolari e turisti”.
Per l'esponente dell'opposizione “si doveva soprattutto procedere ad autentici investimenti per il prossimo secolo, aggiornando le linee attuali: Perugia sarebbe stata collegata con Roma in poco più di un’ora; Terni in mezz’ora; l’intera Roma-Ancona via Terni-Perugia percorribile in due ore; Terni e Perugia in mezz’ora. Basta allora con le centinaia di milioni pubblici buttati per un servizio ferroviario tanto scadente. Solo alzando la qualità dei collegamenti registreremo fattori attrattivi tali da favorire le imprese umbre, sostenendo conseguentemente le sorti del nostro stesso aeroporto: ecco perché, senza tali iniziative, cambiare i vertici Sase equivale pressoché impegnarsi al gioco dell’oca”. RED/mp