SANITÀ: “25 EURO DI RIMBORSO SE ASPETTI PIÙ DI 30 GIORNI PER LISTE D'ATTESA TROPPO LUNGHE” - LIBERATI E CARBONARI (M5S) ANNUNCIANO UN ODG
I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, annunciano la presentazione di un ordine del giorno “per rimborsare i cittadini beffati da una sanità regionale ormai ridotta a colabrodo: 25 euro se aspetti più di 30 giorni per le liste d'attesa troppo lunghe”. Per Liberati e Carbonari “vedremo se in Aula questa maggioranza voterà la nostra proposta contro la politica degli annunci di Catiuscia Marini”.
(Acs) Perugia, 14 giugno 2016 – “Porteremo in Aula una proposta di ordine del giorno per rimborsare i cittadini beffati da una sanità regionale ormai ridotta a colabrodo: 25 euro di rimborso se aspetti più di 30 giorni per le liste d'attesa troppo lunghe”. È quanto annunciano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari.
“Dopo le roboanti dichiarazioni in pompa magna nella conferenza stampa dello scorso 10 maggio della presidente Marini e dell'assessore alla sanità Antonio Bartolini sull'abbattimento delle liste d'attesa – continuano Liberati e Carbonari - il Movimento 5 Stelle chiede un ulteriore impegno concreto a questa maggioranza, contro la politica degli annunci di Catiuscia Marini. Ci domandiamo se la voteranno”.
Nella proposta di ordine del giorno, denominata 'Iniziative da adottarsi da parte della Giunta regionale in materia di termine massimo di attesa per le prestazioni sanitarie e conferimento di un rimborso', si chiede all'Esecutivo di Palazzo Donini di “individuare una forma e una procedura di compensazione economica per i cittadini che attendano l'erogazione delle prestazioni sanitarie oltre i tempi massimi di attesa previsti dalla delibera di Giunta '498/2016'”. E si ricorda che “la Regione Toscana, con delibera '867/2006', tra gli altri indirizzi tesi a contenere i tempi di attesa per l'erogazione delle prestazioni sanitarie, impegna le Aziende sanitarie a conferire 'all’utente un risarcimento economico di 25 euro', nell'eventualità in cui le stesse non rispettino i tempi massimi di attesa”. Questo perché, si legge nell'atto, bisogna “tener conto della necessità, oltre che di attuare misure atte a contenere i tempi di attesa, anche di farsi carico in parte del disagio dei cittadini, che attendono anche fino a due anni per prestazioni di prevenzione”.
Liberati e Carbonari ricordano che “il 10 maggio 2016 la presidente Marini e l'assessore alla sanità Bartolini, in conferenza stampa, hanno annunciato una serie di misure che dovranno essere attivate dalle Aziende Sanitarie entro il 2018. E che, tra le misure approvate dalla Giunta su proposta dello stesso assessore, si pone l'obbligo alle Aziende sanitarie di rispettare tempi di attesa massimi di 30 giorni per le visite specialistiche e di 60 giorni per esami strumentali di primo livello”. RED/dmb