SANITÀ: “RIORGANIZZARE I SERVIZI SANITARI COINVOLGENDO ANCHE IL PERSONALE MEDICO” - TERZO INCONTRO DELL'INTERSINDACALE CON I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE
“Necessaria una riorganizzazione dei servizi sanitari in Umbria, auspicabilmente con un maggiore coinvolgimento dei medici e degli infermieri che lavorano in prima linea; servirebbero molte più cardiologie che neonatologie, visto il progressivo invecchiamento della popolazione; in ambito pediatrico mancano figure specializzate e una adeguata rete di trasporto”: sono alcune delle esigenze rappresentate dai medici dell'Intersindacale (FIMMG, FVM, ANAAO AAROI-EMAC – CIMO – CISL MEDICI – FASSID) ai consiglieri regionali Sergio De Vincenzi (Rp), che organizza gli incontri, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (M5s), nel corso del terzo appuntamento svoltosi a Palazzo Cesaroni e focalizzato sulla organizzazione dei servizi territoriali e ospedalieri.
(Acs) Perugia, 13 giugno 2016 - “La Regione non ha mai effettuato una vera programmazione del fabbisogno dell'utenza di destinazione, a partire dal settore della prevenzione, dove la legge regionale non è allineata a quella nazionale. Non si capisce quali sono gli standard organizzativi, che non sono quelli che derivano dal patto per la salute. Serve una riorganizzazione complessiva dei servizi sanitari, anche perché dove vi sono carenze, aumenta il rischio di errore medico e sono i medici a pagare per l'errore, scontando problematiche indotte dai dirigenti che organizzano il servizio”: lo hanno detto i medici dell'Intersindacale umbra (FIMMG, FVM, ANAAO AAROI-EMAC – CIMO – CISL MEDICI – FASSID) ai consiglieri regionali Sergio De Vincenzi (Rp), che organizza gli incontri, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (M5s), nel corso del terzo appuntamento svoltosi a Palazzo Cesaroni e focalizzato sulla organizzazione dei servizi territoriali e ospedalieri.
“Occorre dare risposta a questi temi – ha detto De Vincenzi – perché una riforma del sistema sanitario regionale non può prescindere dalla compartecipazione delle figure professionali sia mediche che infermieristiche che si trovano in prima linea nell'espletamento dei servizi. Anche da questo terzo incontro con i medici è emerso che c'è una sovrapposizione di ruoli e di posizioni organizzative che finisce per ridurre l'efficienza dei servizi, sottraendo risorse che potrebbero essere impiegate per ottimizzare altri settori”.
Segnalate anche problematiche inerenti la radiologia: “nelle Asl umbre ci sono 68 medici, e fra di essi anche quelli che lavorano 'a progetto', per coprire 8mila ore di reperibilità da dividere per turni di 6 ore. Il medico reperibile si reca dove c'è bisogno, ma può fare ben poco se sul posto non ci sono anche tecnico e infermiere. Serve una riorganizzazione”.
Hanno preso parte all'incontro anche medici di pediatria, che hanno sottolineato come vi sia “necessità di riorganizzazione anche in ambito pediatrico, dove mancano figure specializzate, una rete di trasporto con letti di ricovero pediatrici e l'assenza di culle di trasporto”.
Per i cardiologi “servirebbero molte più cardiologie che neonatologie, visto il progressivo invecchiamento della popolazione”. PG/