SANITÀ: “DA MESI SENZA UN ASSESSORE. NON SI PUÓ ATTENDERE ALTRI 4 ANNI: O SI GOVERNA O AL VOTO NEL 2017” - NOTA DI RICCI (RP)
Il consigliere regionale Claudio Ricci (Rp) torna a puntare il dito sul Governo regionale. Lo fa rimarcando l'assenza di un assessore dedicato alla Sanità. “Una attesa – commenta – che non migliora l'efficienza e i servizi visto che i Livelli essenziali di assistenza (Lea) sono scesi al decimo posto fra le regioni italiane”. Ricci chiede dunque una soluzione: “o la crisi si risolve – scrive -, con un nuovo assessore al tema più importante per il bilancio e i cittadini, oppure occorrerebbe prendere atto che la maggioranza non esiste più e tornare al voto nel 2017”.
(Acs) Perugia, 3 giugno 2016 - “La sanità regionale, che impegna circa 1,8 miliardi di euro su un totale di bilancio pari a 2,9 miliardi, è da diversi mesi senza un assessore dedicato, visto che il già assessore (Luca Barberini) non intende rientrare a causa delle nomine dei dirigenti che non sono state ispirate al cambiamento”. Lo scrive il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente) rimarcando come “questa attesa non migliora l'efficienza e i servizi visto che i Lea (Livelli essenziali di assistenza) sono scesi al decimo posto fra le regioni italiane”.
Ricci torna dunque a chiedere "con incisività, una soluzione: o la crisi si risolve – aggiunge -, con un nuovo assessore al tema più importante per il bilancio e i cittadini, oppure occorrerebbe prendere atto che la maggioranza non esiste più. Se non si è in grado di governare – commenta - non si può attendere per altri 4 anni, mentre l'Umbria è in regresso su ogni parametro: nei primi sei mesi del 2016 oltre il 3 per cento di occupati in meno, con una gestione solo ordinaria".
“Il 2017, anno probabile delle elezioni politiche – conclude Ricci -, crediamo che coinciderà con le nuove elezioni regionali e, da questo punto di vista, i gruppi civici, con il movimento civico Italia e il gruppo Ricci presidente, sono pronti a determinare un nuovo governo, capace di cambiare per fare più, in sviluppo, sostegni sociali e meno tasse e burocrazia”. RED/as