SANITÀ: "SENZA ASSESSORE E SENZA AZIONI EFFICACI RISCHIA DI PEGGIORARE” - RICCI (RP): “LA CRISI POLITICA È GRAVE"
Il consigliere regionale Claudio Ricci (Rp) sottolinea come sia passato “molto tempo da quando l'assessore con delega alla Sanità si è dimesso, a causa delle nomine dei dirigenti della sanità, in particolare di quello 'apicale' in Regione, aprendo una crisi politica che impedisce un'azione efficace ed efficiente su un tema fondamentale che impegna la gran parte delle risorse regionali”. Per Ricci sarebbe ormai “opportuno conoscere definitivamente se l'assessore dimissionario intende rientrare in Giunta, se vi sarà un altro assessore alla sanità regionale o se la crisi politica è così grave da determinare un ritorno al voto anticipato in Umbria”.
(Acs) Perugia, 23 maggio 2016 - “È passato molto tempo da quando l'assessore con delega alla Sanità si è dimesso, a causa delle nomine dei dirigenti della sanità, in particolare di quello 'apicale' in Regione, aprendo una crisi politica (a oggi non risolta) che impedisce una azione efficace ed efficiente su un tema fondamentale che impegna la gran parte delle risorse: 1.8 miliardi di euro all'anno, su un totale di bilancio di 2.9 miliardi”. Così il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente) secondo il quale “ormai tutti i cittadini dell'Umbria, ma anche la gran parte del personale e degli operatori della sanità hanno capito che il governo regionale è fermo e immobile, capace di gestire solo le attività ordinarie mentre invece l'Umbria, non solo in sanità, avrebbe bisogno di forti e incisivi slanci".
Ricci evidenzia che “sulla sanità umbra, ormai al decimo posto nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) fra le regioni italiane, si attende da anni la riduzione dei tempi di attesa per esami e visite, la riduzione degli sprechi, con la Centrale regionale unica acquisti (Cras), il Fse (Fascicolo sanitario elettronico) che, da solo, farebbe risparmiare circa il 10 per cento, una logistica adeguata con spostamento automatico dei farmaci: se ne parlerà, anche in un prossimo convegno, ma i progetti sono fermi. Importante – continua Ricci – è il potenziamento della medicina del territorio, con distretti più efficienti e maggiore prevenzione, nonché valorizzazione di medici di base e farmacie, la necessità di fare scelte, anche nei primariati e apicali medici, sempre orientate al merito e al curriculum per attrarre pazienti anche da fuori regione, un maggiore utilizzo di servizi esterni anche privati convenzionati con il pubblico, nonché una sempre più ampia connessione strategica fra le due Aziende ospedaliere e le due Aziende sanitarie locali, verso la ASL unica con sedi in Perugia e Terni”.
Per Ricci, in conclusione, “sarebbe ormai opportuno conoscere definitivamente se l'assessore (dimissionario) intende rientrare in Giunta, se vi sarà un altro assessore alla sanità regionale o se la crisi politica è così grave da determinare un ritorno al voto anticipato in Umbria”. RED/as