SANITÀ: “IL GOVERNO RENZI TAGLIA IL SERVIZIO DI GUARDIA MEDICA” - PER MANCINI E FIORINI (LEGA NORD) “CERTA LA PERDITA DI POSTI DI LAVORO E SERI RISCHI PER I CITTADINI”
I consiglieri regionali Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini (Lega nord) criticano “l'atto di indirizzo del Governo Renzi che porterà l'assistenza medica territoriale giornaliera dalle 8 del mattino alle 24, con l'unica presenza notturna del servizio assicurato dal 118”. Per Mancini e Fiorini, che annunciano una mozione, “si tratta di un modello mai sperimentato in nessuna regione e che porterà il caos nei pronto soccorso già affollatissimi”.
(Acs) Perugia, 23 aprile 2016 - “Il nuovo atto di indirizzo del Governo Renzi con tutta probabilità porterà l'assistenza medica territoriale giornaliera dalle 8 del mattino alle 24, con l'unica presenza notturna del servizio assicurato dal 118. Esprimiamo forte contrarietà a questo documento perché si tratta di un modello mai sperimentato in nessuna regione e che porterà il caos nei pronto soccorso già affollatissimi”. Lo dichiarano i consiglieri regionali della Lega Nord Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini, in una nota firmata anche dal senatore Stefano Candiani.
“La 'riforma' proposta Renzi – spiegano - nasconde un peggioramento del livello di assistenza, a discapito di pazienti e operatori sanitari: invece di eliminare i veri sprechi che caratterizzano la sanità italiana, il Governo punta solo al ridimensionamento dei servizi sanitari dimenticandosi dei cittadini e della loro salute. Anche la paventata chiusura delle guardie mediche prevista nel nuovo atto di indirizzo – continuano - provocherà disfunzioni nell'assistenza, con gli operatori divisi tra l'obbligo di intervento immediato in emergenza 118 per chiamate improprie e il pericolo di lasciare scoperto il servizio per urgenze 'vere'. Tale pericolo vale sia in quelle zone di grande estensione territoriale, molto lontane dai punti di partenza del servizio stesso, che per le zone ad alta densità abitativa, dato che in alcune strutture si ha a disposizione un numero esiguo di ambulanze e di equipaggi. Sembra che la manovra del Governo - aggiungono Mancini e Fiorini - voglia intenzionalmente lasciare aperto uno spazio per i soggetti privati che sapranno offrire il servizio di guardia medica: a questo punto non più gratuito per i cittadini. Avremo quindi il medico a casa, ma solo pagando, anche perché un aumento degli equipaggi dei 118 tale da sostenere l'aumento delle chiamate derivanti dalla soppressione del servizio di guardia medica, oltre che improprio in termini sanitari, sarebbe comunque insostenibile per i costi che ricadrebbero sui cittadini”.
“Proprio perché la salute rappresenta un diritto inalienabile per ogni cittadino - continuano Mancini e Fiorini - annunciamo una mozione urgente da discutere in Aula e che impegnerà la Giunta ad intraprendere azioni per la piena tutela del servizio. Se, come di consuetudine, ci risponderanno che non ci sono soldi, allora chiederemo una ricollocazione delle risorse contro gli sprechi, i carrozzoni e la cattiva gestione al fine di ridistribuire il finanziamento del sistema sanitario per il potenziamento e la riorganizzazione della rete territoriale”.
“Oltre al danno anche la beffa – concludono i due leghisti - perché questo documento oltre a smantellare i servizi sanitari sul territorio, provocherà la perdita di centinaia di posti di lavoro nella continuità assistenziale, con utilizzi impropri dei medici del 118, oltretutto attualmente insufficienti per le esigenze del sistema di emergenza territoriale. Tutto ciò comporterà alti costi umani, sociali, economici, senza garanzie di qualità nel soccorso, di formazione adeguata dei medici, di rigorosa salvaguardia della universalità e gratuità del sistema pubblico, così come previsto dalla Carta Costituzionale. Noi non tolleriamo più l’ansia da riforme che affligge Renzi: non siamo conservatori ma siamo stufi di vedere gli effetti sulle persone dei peggioramenti da lui introdotti". RED/mp