LAVORO: “MOLTI GIOVANI PARTONO DALLA REGIONE: OCCORRE UN PIANO DI SVILUPPO PER ATTRARRE NUOVE OPPORTUNITÀ” - NOTA DI RICCI (RP)
“Occorre un piano di sviluppo socio economico e turistico culturale per dare una speranza autentica per le nuove attività e le prospettive di vita dei giovani”: lo dice il consigliere regionale Claudio Ricci, secondo il quale per contrastare l'emigrazione dei giovani dall'Umbria servono “iniziative che attraggano opportunità e investimenti che producano posti di lavoro, a partire da un distretto per il nuovo manifatturiero”.
(Acs) Perugia, 11 aprile 2016 - “Occorre un piano di sviluppo socio economico e turistico culturale per dare una speranza autentica per le nuove attività e le prospettive di vita dei giovani. Sono oltre 9mila, infatti, le persone fra 25 e 40 anni che hanno abbandonato la Regione (fonte Istat) negli ultimi tre anni: un'emigrazione ben più forte di quella media nazionale, il -5.3 per cento rispetto al -4 per cento dell'Italia”: lo afferma il consigliere regionale Claudio Ricci (RP). “Dati preoccupanti – sostiene Ricci - che dovrebbero sollecitare il governo regionale a definire un 'piano operativo di marketing', concordato con le categorie, al fine di individuare (anche utilizzando le risorse europee disponibili sino al 2020) azioni prioritarie di sviluppo socio economico e turistico cultuale nonché iniziative per attrarre, in Umbria, opportunità e investimenti che producano posti di lavoro, a partire da un distretto per il nuovo manifatturiero: oggetti legati a ologrammi, stampanti tridimensionali, televisioni innovative, tecnologie per il risparmio energetico e droni, solo per fare qualche esempio”. “Ovviamente – prosegue - il sistema dei trasporti, l'innovazione tecnologica (legata alla possibilità di utilizzare Internet veloce senza fili gratuito) e la semplificazione (ridurre i tempi di rilascio delle autorizzazioni) sono aspetti prioritari. Torniamo a ribadire – conclude - come lo sviluppo dell'aeroporto, la connessione di esso con le linee ferroviarie a media/alta velocità e il raccordo con le strade della quadrilatero che collegano l'Umbria con le Marche e il mare, siano da considerare come un progetto strategico e decisivo per il nostro futuro”. RED/pg