CARCERE DI TERNI: “DA ANNI SI RILEVA UNA GRAVE CARENZA DI PERSONALE” - LA PREOCCUPAZIONE DI FIORINI (LEGA NORD) CHE PRESENTA INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA REGIONALE
Il capogruppo regionale della Lega nord, Emanuele Fiorini, fa sapere di aver visitato nei giorni scorsi la Casa circondariale di Terni, dicendosi preoccupato per la carenza di personale della Polizia penitenziaria soprattutto in considerazione della presenza di detenuti in regime di 41-bis e ad alta sicurezza. Per questo l'esponente umbro del Carroccio ha presentato una interrogazione a risposta immediata a cui la Giunta regionale risponderà nella seduta consiliare di domani, nella sessione riservata alle Question time.
(Acs) Perugia, 14 marzo 2016 - “La presenza di detenuti 41-bis e ad alta sicurezza presso il carcere di Sabbione richiede un numero maggiore di agenti di polizia penitenziaria”. Lo rileva il capogruppo regionale della Lega nord, Emanuele Fiorini, che dopo aver visitato il carcere di Terni ha presentato una interrogazione a risposta immediata, che verrà discussa domani, nella seduta di Question time dell'Assemblea legislativa dell'Umbria. Fiorini fa sapere di aver incontrato, nei giorni scorsi, il direttore della Casa circondariale ternana, Chiara Pellegrini, il Comandante di reparto, commissario Fabio Gallo e una delegazione della Polizia penitenziaria.
“Una visita – aggiunge Emanuele Fiorini - che mi ha consentito di portare la solidarietà al personale del carcere in seguito ad alcune aggressioni avvenute da parte dei detenuti. L'incontro è stato anche occasione per conoscere a fondo la realtà dell'Istituto di pena”. Il capogruppo leghista, nella sua interrogazione alla Giunta regionale, sottolinea che “ormai da anni si rileva una grave carenza di personale che è oggetto di forte preoccupazione. In particolare la forza amministrata dalla direzione del carcere è di 222 unità di Polizia Penitenziaria a cui vanno aggiunte 42 unità distaccate a vario titolo presso altre sedi, raggiungendo così, ipoteticamente, il numero di 264 unità che è comunque inferiore di 15 (riferibili al ruolo dei Sovraintendenti e degli Ispettori) rispetto a quanto previsto dal decreto ministeriale”.
Nel suo atto ispettivo, Fiorini ripercorre “la storia del carcere di Terni, aperto nel 1991 per ospitare 'uomini comuni o media sicurezza' e donne, ma che negli anni ha subito profondi mutamenti tanto da ospitare, dal 2000, al posto delle donne, 25 detenuti sottoposti al regime 41-bis. Nel 2013 è stato inaugurato un nuovo padiglione che può ospitare fino a 200 detenuti ed è stata aperta una mini sezione di 9 posti riservata ai detenuti 'Alta Sicurezza 2' (terrorismo ed ex Brigate Rosse). Nel 2014 il vecchio padiglione è stato trasformato in una sezione 'Alta Sicurezza 3' (reati di associazione mafiosa e spaccio internazionale di droga) con l'arrivo di ulteriori 288 detenuti (oltre a circa 30 del 41-bis e 150 detenuti 'comuni' di media sicurezza) per un totale di circa 470 carcerati. Tutto questo – rileva l'esponente umbro del Carroccio - nonostante negli istituti penitenziari delle province di Viterbo, L’Aquila, Roma, Ascoli Piceno e della vicina Spoleto, fossero già presenti strutture attrezzate per accogliere detenuti ad alta sicurezza o in regime di 41-bis e che, pertanto, non si ravvisava l’esigenza di destinare anche la casa circondariale di Terni a tali fini”.
“Le unità mancanti di Polizia penitenziaria – conclude Fiorini - sarebbero necessarie per garantire l'ordine e la sicurezza dell'istituto e del personale che vi opera e garantire un maggiore controllo dei detenuti sottoposti al regime del 41-bis, che potrebbero favorire le infiltrazioni criminali nel territorio ternano”. RED/as