ELETTROCARBONIUM: “UN ANNO DOPO MANCA ANCORA IL PIANO INDUSTRIALE” - LIBERATI (M5S) “PAGARE SUBITO LAVORATORI E DITTE ESTERNE, E VALUTARE QUESTIONE AMIANTO”
Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, torna sulla vicenda Elettrocarbonium e chiede alla Regione “come sia possibile che dopo un anno dalla presentazione del progetto Morex manchi ancora il piano industriale”. Per Liberati è necessario “pagare subito lavoratori e ditte esterne, e per i lavoratori esposti a lungo all'amianto attivare rapidamente la premialità previdenziale e un eventuale scivolo”.
(Acs) Perugia, 4 febbraio 2016 - “È ormai trascorso un anno dalla parata dell'auditorium di San Domenico a Narni, quando politica, sindacato e alta burocrazia presentarono urbi et orbi il cosiddetto progetto 'Morex'. Ha il suono della beffa rileggere oggi le cronache di allora, soprattutto perché oggi, al Ministero dello Sviluppo Economico, si cerca ancora il fantomatico piano industriale ed economico della Morex, piano che gli Enti Locali e la Regione dichiararono però di aver visto, mentre il Ministero no”. Così il capogruppo regionale del M5S, Andrea Liberati che si chiede come ciò sia “possibile, se c'è stato chi ha esaminato cosa, e soprattutto se le Istituzioni regionali e gli Enti Locali valutarono la controversa capacità finanziaria dell'azienda subentrante”.
Liberati ricostruisce la vicenda: “il 27 gennaio 2015 - spiega - i giornali avevano già reso noto il presunto passaggio della SGL a Morex, avvenuto presso uno studio legale di Bari. Aggiunsero poi che si era posta la parola fine alla vicenda, che consentiva il rilancio dello stabilimento di Narni Scalo. E questo dopo continui rinvii, che avevano tenuto con il fiato sospeso forze politiche e sociali, con i lavoratori esasperati e delusi per il tira e molla, e che aveva fatto salire l’adrenalina”.
A giudizio dell'esponente pentastellato “sarebbe interessante capire dove sia finito l'economista e politico Nicola Rossi, temporaneamente scongelato per intervenire alla citata parata: Rossi infatti doveva predisporre i programmi Morex. Ma quali, di grazia?”. Liberati chiede poi “quali somme, e per quali finalità, sono state fin qui erogate da SGL a Morex. E quanto denaro fresco è stato riversato in Elettro dalla nuova proprietà attraverso risorse proprie. Bisogna infatti sapere - sottolinea - che il personale rimasto non ha ricevuto il salario malgrado, grazie a una serie di sgravi, già presenta costi bassi; alcune ditte esterne stanno inoltre fallendo per mancati pagamenti, mentre i costi di alcune utenze non sarebbero stati corrisposti. E ciò non è serio”.
Il consigliere Liberati pone poi la questione dei tetti e degli impianti Elettrocarbonium “connotati da presenza di amianto”. E si chiede perché le forze politiche e sindacali “non si attivano rapidamente per tutelare coloro che, fortemente esposti per lungo tempo, meriterebbero de jure la premialità previdenziale e un eventuale scivolo, conformemente alle leggi vigenti. Queste e altre le riflessioni le abbiamo raccolte ascoltando le maestranze aziendali. Riflessioni che - conclude Liberati – quali portavoce dei cittadini, riteniamo utile diffondere a beneficio dell'intera comunità”. RED/tb