TERZA COMMISSIONE: APPROVATA ALL'UNANIMITÀ LA PROPOSTA DI RISOLUZIONE PER GLI ISTITUTI PENITENZIARI UMBRI – RACCOLTE LE ISTANZE DEL GARANTE DEI DETENUTI E DELLA POLIZIA PENITENZIARIA
Accogliendo le istanze emerse dalle audizioni del garante dei detenuti e dei rappresentanti sindacali della polizia penitenziaria, la Terza commissione ha approvato all'unanimità la proposta di risoluzione con cui si impegna la Giunta regionale a verificare l'efficienza dell'assistenza sanitaria dentro i penitenziari, a istituire un centro clinico riservato ai detenuti dentro il carcere di Perugia o, in alternativa, all'interno dell'ospedale, potenziare la formazione delle persone sottoposte a restrizione della libertà. Maggiore attenzione per i detenuti ad “alta sicurezza” e mantenere nel capoluogo di regione una struttura di carattere operativo, a fronte della soppressione del provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria dell'Umbria e il suo accorpamento a quello della Toscana.
(Acs) Perugia, 26 gennaio 2016 – La Terza commissione consiliare, presieduta da Attilio Solinas, ha approvato all'unanimità la proposta di risoluzione per gli istituti penitenziari umbri, che raccoglie le istanze emerse dalle audizioni con il Garante dei detenuti e con le rappresentanze sindacali della polizia penitenziaria.
Con l'atto si impegna la Giunta regionale a “verificare l'efficienza dell'assistenza sanitaria negli istituti penitenziari a distanza di sette anni dal trasferimento al sistema sanitario regionale dell'assistenza stessa; assumere le iniziative necessarie finalizzate alla creazione di un centro clinico all'interno del penitenziario di Perugia oppure, in alternativa, alla creazione nell'ospedale di Perugia di una sezione protetta destinata esclusivamente a visite e ricoveri dei detenuti; attivare un coordinamento delle associazioni di volontariato che operano nelle strutture; potenziare la formazione culturale e professionale dei detenuti mediante corsi specifici; assumere le iniziative necessarie affinché venga potenziata la rete dei trasporti pubblici utilizzati per il raggiungimento degli istituti da parte dei visitatori”. Infine, “verificare la possibilità di utilizzare gli spazi circostanti gli istituti penitenziari per far fronte alle emergenze in caso di calamità naturali”, ipotesi suggerita dagli stessi agenti che operano nei penitenziari.
La commissione chiede l'impegno della Giunta anche nel sollecitare le autorità competenti affinché i colloqui del Garante con i detenuti avvengano “nel rispetto della riservatezza”, come prevede l'articolo 18 della legge “354/1975”; venga colmata la consistente carenza di personale della polizia penitenziaria, vengano dislocati presso un unico istituto penitenziario adeguatamente organizzato i detenuti ad 'alta sicurezza' e venga aumentato il livello di sicurezza nei territori circostanti gli istituti penitenziari che li accolgono. Infine, a fronte della soppressione del provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria dell'Umbria e il suo accorpamento a quello della Toscana, “venga mantenuta nel capoluogo di regione una struttura locale di carattere operativo, quale apparato di gestione territoriale dotato di pari autonomia rispetto alla Centrale operativa regionale (Cor) ubicata presso la sede dei provveditorati regionali”. PG/