PUNTI NASCITA: “LA GIUNTA CHIARISCA SE INTENDE PROCEDERE CON ULTERIORI 'RAZIONALIZZAZIONI' E GARANTISCA LA SALVAGUARDIA DI QUELLO DI SPOLETO” - SQUARTA (FDI) ANNUNCIA UNA INTERROGAZIONE
Il consigliere regionale Marco Squarta (Fratelli d'Italia) annuncia una interrogazione alla Giunta per “fare chiarezza su eventuali ulteriori 'razionalizzazioni' della rete dei punti nascita dell'Umbria”. Secondo Squarta “non è ben comprensibile il motivo per cui il punto nascita di Castiglione del lago è stato chiuso e soprattutto quali altri dovranno essere sacrificati per ragioni più politiche che sanitarie”.
(Acs) Perugia, 14 gennaio 2016 – “L'Esecutivo di Palazzo Donini faccia chiarezza su eventuali ulteriori 'razionalizzazioni' della rete dei punti nascita dell'Umbria esplicitando il motivo della chiusura del punto nascita di Castiglione del lago (contrariamente a quanto programmato) e soprattutto chiarendo la propria posizione rispetto al punto nascita di Spoleto”. Lo chiede, con una interrogazione alla Giunta, il consigliere regionale Marco Squarta (Fratelli d'Italia), evidenziando che “con una delibera del 2014 la Giunta ha provveduto alla razionalizzazione dei punti nascita prevedendo aree funzionali omogenee (A.f.o.i.) strutturate intorno ai punti nascita delle due aziende ospedaliere. Nella Asl 2 rientravano nella area funzionale anche il punto nascita di Spoleto e nella Asl 1 quelli di Castiglione del lago e di Pantalla. Il nuovo Esecutivo ha invece completamente stravolto queste previsioni con l'immediata chiusura del punto nascita di Castiglione, azzoppando di fatto la Afoi della Asl 1, e sembra si accinga a fare lo stesso con la Afoi della Asl 2, in particolare mirando alla chiusura del punto nascita di Spoleto”.
Squarta spiega che “risulta difficilmente comprensibile il disegno seguito nella riorganizzazione delle rete regionale dei punti nascita. Alcuni sono stati chiusi in ragione di un presunto insufficiente numero di parti effettuati. Altri invece sono stati salvati, pur non raggiungendo l'obiettivo dei 500 parti annui fissato dall'Organizzazione mondiale della sanità. Appare dunque facilmente comprensibile il dubbio, avanzato anche dal City Forum di Spoleto, di scelte che vanno a danneggiare i servizi sanitari offerti ai cittadini di alcuni territori senza rientrare in un piano organico di riorganizzazione ma alimentando soltanto interessi e pretese di carattere politico”.
“Ci auguriamo – conclude – che alle rassicurazioni fornite a mezzo stampa dal direttore sanitario della Asl 1 circa il mantenimento dei punti nascita della Media Valle faccia seguito una altrettanto chiara presa di posizione dell'Esecutivo e della Asl di riferimento rispetto al futuro del punto nascita di Spoleto”. MP/