Regione Umbria - Assemblea legislativa


SECONDA COMMISSIONE: “PER AZIENDE AGRICOLE E ZOOTECNICHE DANNEGGIATE DA INCENDIO DI VASCIGLIANO PREVISTI DALLA REGIONE 350MILA EURO” - L'ASSESSORE CECCHINI SULLA MOZIONE DI FIORINI (LN)

In sintesi

Nella seduta odierna della Seconda Commissione è stata approfondita, su decisione dell'Assemblea legislativa (seduta d'Aula dello scorso 3 novembre) la mozione di Emanuele Fiorini (Ln) circa i danni causati dall'incendio dell’azienda Ecorecuperi di Vascigliano di Stroncone accaduto nel luglio 2009. Fiorini chiedeva alla Giunta regionale di “reperire le risorse economiche necessarie per aiutare le aziende agricole e zootecniche danneggiate dalla dispersione di agenti inquinanti”. L'assessore regionale Cecchini ha spiegato che la Regione ha previsto in merito 350mila euro complessivi (agevolazioni in regime 'de minimis'), ricordando che il tetto massimo del contributo, per singola azienda, prevede un massimo di 15mila euro in tre anni. L'atto tornerà a breve in Aula per il voto.

(Acs) Perugia, 17 dicembre 2015 – “Per le aziende danneggiate dalla dispersione di agenti inquinanti legati all'incendio di Vascigliano (Stroncone), la Giunta regionale ha previsto 350mila euro complessivi. Il tetto massimo del contributo, per singola azienda, prevede un massimo di 15mila euro in tre anni”. Così l'assessore regionale all'Agricoltura, Fernanda Cecchini, in Seconda Commissione, presieduta da Giuseppe Biancarelli, dove era in programma l'approfondimento su una mozione del consigliere regionale della Lega Nord, Emanuele Fiorini (l'atto era stato rinviato in Commissione dall'Aula lo scorso 3 novembre) con il quale atto chiedeva l'impegno dell'Esecutivo regionale a mettere in campo le iniziative necessarie, anche presso il Governo nazionale, per reperire le risorse economiche necessarie per indennizzare, in modo proporzionale rispetto ai danni subiti, le aziende agricole e zootecniche danneggiate dalla dispersione di agenti inquinanti in conseguenza dell’incendio dell’azienda Ecorecuperi”.

Il capogruppo leghista, dopo aver ricordato i fatti accaduti nel  luglio 2009, ha rimarcato come nell'area insistano “84 aziende agricole e zootecniche, alcune delle quali si sono costituite parte civile nel processo penale che ne è conseguito. Aziende che oggi si trovano in gravi condizioni economiche in seguito alle misure cautelative imposte dall’Asl n. 4 dopo l’incendio. La Camera di commercio di Terni e la Regione Umbria – ha aggiunto - hanno già realizzato un piano di interventi con il quale, tuttavia, è stata coperta solo una minima parte dei danni arrecati alle aziende agricole e zootecniche, in maniera non proporzionale rispetto all’entità dei danni subiti dalle singole aziende, alcune delle quali hanno subito danni ingentissimi, anche superiori ai 100mila euro. Molte di queste sono a rischio fallimento, con gravi conseguenze anche sul piano occupazionale”.

Cecchini ha spiegato che “in agricoltura, la Regione può intervenire soltanto su problematiche da calamità naturali con istruttorie definite. In questo caso – ha detto – le responsabilità sono in capo a chi ha prodotto i danni, per cui non sono previsti aiuti di carattere pubblico. È risultato subito chiaro, tuttavia, come in quel territorio ci sia una agricoltura, legata alla zootecnia, con gravi problematiche. Per questo la Giunta regionale è potuta intervenire con agevolazioni in regime 'de minimis', che prevede, per chi ne fa richiesta, dimostrando con apposita documentazione i danni subiti, di intervenire con un massimo di 15mila euro in tre anni. Ad oggi, ha detto ancora l'assessore – non tutte le risorse previste (350mila euro) sono state utilizzate, in quanto sono state documentate richieste per 244mila euro”.

Gli esiti della discussione verranno illustrati in una prossima seduta dell'Assemblea legislativa dove la mozione verrà sottoposta al voto dell'Aula. AS/


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