OSPEDALE DI GUBBIO–GUALDO TADINO: “SCONGIURATA LA CHIUSURA DEL CENTRALINO” - NOTA DI SMACCHI (PD)
Il consigliere regionale del PD Andrea Smacchi si dice soddisfatto della decisione dell'Asl1 di prorogare al 30 aprile 2016 la chiusura del centralino dell'Ospedale di Gubbio -Gualdo Tadino, prevista per il 31 dicembre prossimo. Smacchi richiama poi l'attenzione sulla necessità di rafforzare il personale del Pronto soccorso di quella struttura ospedaliera.
(Acs) Perugia, 3 dicembre 2015 – “Scongiurata la chiusura del centralino dell’ospedale di Gubbio–Gualdo Tadino e di Umbertide, prevista il 31 dicembre 2015. Un risultato importante, che ci permette di lavorare con più tempo per studiare una efficace ottimizzazione del servizio”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd), commentando la proroga al 30 aprile 2016 della chiusura dei centralini dei due ospedali disposta dalla Asl1.
“Si tratta di un risultato importante – spiega Smacchi – raggiunto grazie alla sensibilità della direzione generale della Asl 1 e dell’assessorato alla Sanità, con cui adesso studieremo un programma preciso per creare le condizioni che migliorino il servizio evitando qualsiasi problematica lavorativa al personale impiegato. Al centralino dell’ospedale di Branca lavorano infatti sette persone, per le quali ci sarebbe stato un problema di ricollocamento e-o di riconferma del posto di lavoro alla scadenza contrattuale”.
“Per l’ospedale di Branca, che punta sulla sua vocazione di polo dell’emergenza–urgenza – aggiunge Smacchi -, è fondamentale affrontare ora la problematica del personale del Pronto Soccorso, in un mese in cui si decidono le dotazioni organiche per il prossimo anno. Il reparto è infatti in sofferenza per l’assenza di personale Oss e per il distaccamento di quattro infermieri a piazza 40 Martiri, presso il presidio dell’autoambulanza, a cui però non è seguito alcun rimpiazzo. Anche questa volta – conclude -, con l’impegno di tutte le istituzioni coinvolte, sono sicuro che verrà comunque trovata una soluzione che assicuri la qualità del servizio e allo stesso tempo anche le condizioni di lavoro degli operatori”. RED/tb