LAVORI D'AULA (1): ASSESTAMENTO BILANCIO 2015 – LE RELAZIONI DI MAGGIORANZA (SMACCHI-PD) E DI MINORANZA (NEVI-COALIZIONE CD E CIVICHE), CARBONARI (M5S)
(Acs) Perugia, 24 novembre 2015 – L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha iniziato l'esame dell'assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015/2017 e provvedimenti collegati in materia di entrata e di spesa. In Aula la relazione di maggioranza è stata illustrata da Andrea Smacchi (PD), quelle di minoranza da Maria Grazia Carbonari (Movimento 5 Stelle) e da Raffaele Nevi (coalizione centrodestra e liste civiche).
LE RELAZIONI
ANDREA SMACCHI (PD, relatore di maggioranza): “L'ASSESTAMENTO FOTOGRAFA UN BILANCIO SOLIDO E SANO, PUR IN UN CONTESTO NAZIONALE DIFFICILE. È una manovra di razionalizzazione e contenimento della spesa, con uno sguardo attento allo sviluppo e al lavoro, destinando importanti risorse ed investimenti alla sanità e al sociale e rilanciando il tema della cultura. L'assestamento ha applicato il PATTO DI STABILITÀ VERTICALE per 20milioni 700mila euro. Senza questo sforzo, gli Enti Locali difficilmente sarebbero stati in grado di garantire l'equilibrio dei bilanci ed avrebbero dovuto alzare la pressione fiscale o tagliare i servizi. Inoltre, l'attenta gestione dell'esercizio finanziario ha consentito di ridurre l'indebitamento storico di ulteriori 14 milioni di euro, facendolo scendere a 169milioni 9mila euro, ricreando cosi margini per accendere nuovi mutui per 16 MILIONI DI EURO, PER INVESTIMENTI STRATEGICI. Grazie alla capacità di governance della SANITÀ per il 2013 abbiamo avuto dal Governo 22 milioni per il pay back della spesa farmaceutica, risorse che saranno investite per gli investimenti in corso, per le nuove tecnologie e per i farmaci innovativi. In totale la MANOVRA DI ASSESTAMENTO È PARI A CIRCA 30 MILIONI DI EURO. La parte di spesa corrente ammonta a poco più di 13 milioni di euro: un milione e 922mila euro al turismo, cultura, spettacolo e sport, di cui 570mila alle attività di promozione turistica, 700mila allo spettacolo, 152mila allo sport, 300mila a musei e biblioteche e 200mila per un contributo straordinario all'istituto Briccialdi di Terni; un milione 900 mila euro ad agricoltura e foreste di cui 600mila per l'antincendio, 200mila a interventi nel campo della forestazione, 300mila al piano faunistico-venatorio, 100mila euro per la promozione, 700mila per i danni della fauna selvatica; 2 milioni a trasporti e mobilità; 3 milioni di euro come coofinanziamento del piano di sviluppo rurale; 2 milioni 650mila al sociale e al diritto allo studio, ripartito tra un milione e mezzo alle politiche socio assistenziali in particolare per l'infanzia, e un milione di euro per il diritto allo studio universitario, che va ad aggiungersi ai 7 già presenti nel previsionale, così da garantire la copertura del cento per cento delle borse di studio. Infine 500 mila alla provincia di Perugia per la delega del lago Trasimeno, 700 mila per le comunità montane e altri 300 mila per la sanità e il sociale in favore dei minori. Inoltre 50mila euro per il ddl sulle politiche di genere e 50mila sul ddl omofobia. La spesa per investimenti prevede tre macro operazioni per 16 milioni di euro: 7milioni 500mila per l'edilizia abitativa universitaria a dimostrazione che la Regione punta sull'Università come volàno di crescita e di sviluppo ; un milione per le infrastrutture stradali; 7,5 milioni per l'acquisizione di aree industriali a Terni, Narni e Spoleto appartenenti al Consorzio Tns, affinché gli investimenti fatti e che rischiavano di essere persi, tornino nella disponibilità della Regione e siano una risorsa per una nuova fase di sviluppo di quelle aree. Ulteriori 1milione 650mila euro sono destinati a finanziare i servizi di trasporto pubblico e oltre 350mila euro per investimenti. In un quadro di forti tagli del governo, la Regione con l'assestamento impegna un ulteriore milione nella viabilità, che si va ad aggiungere ai 5 milioni già stanziati nel previsionale, per la manutenzione delle strade. Con l'assestamento 2015 quindi si pongono le basi anche per il bilancio di previsione 2016, costituendo una piattaforma solida per le politiche di sviluppo della regione. I nostri bilanci sono solidi, trasparenti, in equilibrio, non ingessati da debiti, ci permettono ancora di fare politiche ed indirizzare scelte; a dirlo è anche Standard& Poor’s. Siamo la Regione dove l'incremento delle assunzioni a tempo indeterminato nel 2015 è più alto, +59,6 per cento; il tasso di crescita della manifattura umbra nel secondo trimestre del 2015 è pari al 4,2 per cento, invertendo il trend negativo dell’ultimo triennio; l'export fa da traino passando dal 3 al 7 per cento”.
MARIA GRAZIA CARBONARI (M5S, relatore di minoranza): "QUESTO ASSESTAMENTO È ALTRO GRANDE INGANNO A DANNO DEI CITTADINI - Non abbiamo presentato emendamenti perché questo Assestamento non è emendabile. Preferiamo tentare di informare i cittadini, affinché sappiano cosa state facendo e giudichino da soli dove vanno i loro soldi ed il futuro dei loro figli che dovranno pagare questo debito. Non ci fermeremo nel nostro lavoro di informare i cittadini e lottare per i loro diritti e per una buona politica, in una operazione di vera trasparenza, al di là dei proclami della Giunta e delle ironie di alcuni assessori. Va evidenziato che la voce di spesa più rilevante di questo provvedimento riguarda gli IMMOBILI: vengono stanziati oltre 7 milioni e mezzo di euro per acquistarli dal Consorzio Tns. Una cifra importante che deve rimediare alla gestione disastrosa di amministratori scelti dalla politica di questa Regione. IL CONSORZIO Tns per lo sviluppo delle aree industriali fu creato nel 1997 dal Comune di Terni, Comune di Narni, Provincia di Terni e dalla Regione Umbria (attraverso Sviluppumbria). Dopo anni di oculata e brillante gestione (si fa per dire) da parte degli amministratori scelti dalla politica, il Consorzio è oggi in liquidazione e ha un patrimonio netto negativo di 9milioni 700mila euro. Somma che dovrà essere versata dai soci del Consorzio, cioè i cittadini dei Comuni di Terni, Spoleto, Narni, dalla Provincia di Terni e dalla Regione Umbria. Inoltre il Consorzio ha un debito di circa 30milioni di euro, quasi interamente verso banche come Monte dei Paschi di Siena, Casse di Risparmio dell’Umbria e Banca popolare di Spoleto. Una gestione disastrosa di fronte alla quale Giunta e presidente Marini insistono a definire l’acquisizione di questi immobili necessaria e mirata ad un preciso piano di rilancio. Ma del piano industriale di rilancio non si vede traccia, meno che mai di un confronto con altre eventuali aree alternative. E poi, se esisteva già un Piano industriale di rilancio, perché inserire l’acquisto di questi immobili nell’Assestamento di bilancio, approvato così frettolosamente, invece che nel progetto di bilancio? Si tratta di milioni di euro di soldi pubblici completamente volatilizzati, un debito fatto pagare ai cittadini e degli immobili che non si riescono a vendere e che si accolla la Regione. Inoltre il Consorzio Tns da anni non paga neppure l’ICI e poi l'Imu sugli immobili che possiede nei 3 Comuni consorziati ed ha accumulato un considerevole debito verso questi. Un debito che si trasferisce all’acquirente. Andrebbe quindi chiarito se la situazione di irregolarità riguarda anche gli immobili che la Regione si appresta ad acquistare. In questo caso i contribuenti andrebbero a pagare una somma anche superiore a 7 milioni e mezzo di euro per togliere anche questa 'patata bollente' ai Comuni consorziati. Oltre a loro, i maggiori beneficiari di questo 'salvataggio indiretto' saranno le banche creditrici, i cui legami con la politica (PD in primis) non sono certo un mistero. Gli autori di questo disastro, gli amministratori del Consorzio Tns scelti dalla politica della Regione, non rispondono del proprio operato. Accomunati in questo da quelli del Consorzio 'Crescendo', altra creazione di questa politica regionale, anch’esso con anni di enormi perdite alle spalle, un debito di quasi 6 milioni di euro ed un patrimonio netto negativo di oltre 2 milioni di euro”.
RAFFAELE NEVI (Coalizione centrodestra e liste civiche - relatore di minoranza): “SIAMO ASSOLUTAMENTE CONTRARI AD UN ASSESTAMENTO CHE DESTINA UNA MONTAGNA DI SOLDI PER COPRIRE I BUCHI PROVOCATI DA QUESTA MAGGIORANZA. La regione va a tappare i buchi delle aziende partecipate i cui vertici sono stati nominati dalla Giunta, a partire dal consorzio Tns E Sviluppumbria che hanno portato al disastro del fallimento del consorzio su cui ora dobbiamo mettere più di 7 milioni di euro. Voi con la vostra scellerata conduzione avete messo in pericolo un'area fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio. È un problema gigantesco. Come i 3milioni 500 mila euro destinati alle province che servono a ripianare i bilanci fallimentari di enti gestiti da esponenti della maggioranza, che sono tra le poche province in Italia che rischiano il default. 3,5 milioni di euro destinati al turismo, allo sport, a politiche settoriali che le province non hanno speso con colpe gravissime. Non li hanno spesi, ce li ridanno, e noi glieli ridiamo per sanare il disastro, andando a coprire il dissesto e non destinandole più ai servizi per i cittadini. Stessa cosa sul Briccialdi di Terni. Un finanziamento per un'eccellenza di Terni che avreste dovuto sostenere da anni. Ma lo fate solo oggi perché il comune di Terni ha tolto i fondi al Briccialdi, facendogli rischiare il fallimento. E quindi scatta il soccorso rosso della presidente Marini. Nell'assestamento ci sono anche stanziamenti per tenere in piedi la maggioranza, con 'LEGGI MANCETTA' che servono a tenere buoni i consiglieri ma che vanno ad intaccare il fondo di riserva. Inoltre con questa manovra la Regione ci mette una NUOVA TASSA SULLE CALDAIE, dando una delega in bianco alla Giunta regionale per fare ciò che vuole. Altre Regioni non fanno pagare nulla. Da noi si introitano quasi 500mila euro. In più, in violazione della legge nazionale, viene messa anche una piccola 'tassina' sugli attestati energetici. Su questo abbiamo presentato un emendamento che abbiamo visto essere copiato da uno dell'assessore Barberini che noi voteremo perché siamo contrari ad aumentare le tasse per i cittadini. Questa maggioranza da sempre è maestra nel magnificare la nostra regione. Una meraviglia che sta perdendo colpi su colpi: dalla sanità alle aziende partecipate fino alla gestione degli enti locali come le province. Per l'analisi di questo assestamento ci sono stati dati dei tempi indecorosi, andando ad intaccare l'autonomia dell'Assemblea legislativa. Il bilancio non è il bancomat per tenere in piedi la maggioranza. Spero che la struttura tecnica della Giunta dia parere negativo agli emendamenti dell'Esecutivo che attingono al fondo di riserva come ha fatto con alcuni emendamenti proposti da consiglieri regionali di maggioranza e minoranza. Altro problema è che siamo arrivati a prevedere finanziamenti per leggi ancora da votare che convengono alla Giunta regionale. L'Assemblea legislativa rischia il ruolo di solo passacarte”. DMB/MP