PRIMA COMMISSIONE: ATTIVITÀ DELL'ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELL'UMBRIA E DELLE MARCHE – PRESIDENTE E DIRETTORE GENERALE PRESENTANO IL REPORT
Presidente e direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche hanno presentato questa mattina in Prima commissione il report sull'attività svolta nell'anno 2014. L'atto solo esame, che per la prima volta viene sottoposto all'Assemblea legislativa, verrà ora inviato in Aula per la presa d'atto.
(Acs) Perugia, 4 novembre 2015 – La Prima commissione consiliare, presieduta da Andrea Smacchi, ha preso atto della valutazione sull'attività svolta nel 2014 dall'Istituto Zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche (Izsum), procedendo a trasmettere l'atto all'Assemblea. Alla seduta, che si è tenuta oggi a Palazzo Cesaroni, hanno partecipato il presidente dell'Izsum, Paolo Lilli, e il direttore generale, Silvano Severini.
Aprendo i lavori il presidente Smacchi ha sottolineato che per “la prima volta viene richiesta la valutazione dell'Assemblea legislativa sull'attività svolta dall'Istituto Zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche. Per questo abbiamo invitato il presidente e il direttore generale ad illustrarci il lavoro svolto dall'Izsum, che ha appena rinnovato il suo consiglio di amministrazione”.
Lilli e Severini hanno ricordato che l'Istituto “nasce 79 anni fa come gemmazione della facoltà di veterinaria dell'Università di Perugia. Lo Zooprofilattico opera come strumento tecnico scientifico dello Stato e delle Regioni Umbria e Marche, e ha come obiettivo quello di assicurare la tutela della salute dell'uomo garantendo ai cittadini la risposta ai bisogni di salute pubblica, di sicurezza alimentare, di sanità e benessere degli allevamenti, oltre al corretto rapporto tra insediamenti umani, animali ed ambiente. Inoltre lavora per prevenire la trasmissione delle malattie dall'animale all'uomo e ad offrire sostegno alle produzioni e trasformazioni agroalimentari. L'Izsum chiude il 2014 con un avanzo di amministrazione di un milione 850mila euro su un bilancio di 23 milioni di euro: di questi 19 milioni provengono dal fondo sanitario nazionale, 500mila dalle due Regioni a fronte dei progetti che svolgiamo, 500mila euro dalla vendita dei vaccini e gli altri dalle oltre 250 convenzioni con privati”.
“Negli ultimi 5 anni – hanno spiegato - abbiamo investito 10 milioni di euro di risorse proprie dell'Istituto e nei prossimi 3 anni contiamo di investirne 11 milioni soprattutto per potenziare l'officina farmaceutica di Perugia e la sede di Ancona. Il 50 per cento degli investimenti è stato fatto in alta tecnologia innovativa, per mantenere la ricerca ad alti livelli. Abbiamo 226 dipendenti, 40 borsisti e circa 45 tirocinanti. Nel 2014 abbiamo effettuato 776mila prove di laboratorio tra sicurezza alimentare, sanità animale, benessere animale e produzione di terreni e vaccini. Una attività importante dato che la gran parte delle malattie dell'uomo hanno origine animale. L'Izsum è attualmente coinvolto in attività di cooperazione internazionale con molti paesi, tra cui la Repubblica di Macedonia, Ucraina, Germania, Turchia, Argentina, Albania e Algeria. Per la Regione Umbria abbiamo curato lo sviluppo del progetto di sorveglianza delle zoonosi emergenti, l'implementazione del centro regionale di farmacovigilanza e il consolidamento del registro dei tumori animali. Importante anche il lavoro di sorveglianza epidemiologica, di assistenza agli allevatori e di formazione. Rilevante anche l'attività di ricerca con 71 studi effettuati nel 2014 e 60 pubblicazioni su riviste scientifiche. Stiamo anche portando avanti sul corretto utilizzo di nitrati e conservanti e sull'uso di farmaci e antibiotici negli allevamenti. Questo perché la sicurezza alimentare è uno dei nostri obiettivi principali. Concludendo possiamo dire che l'Izsum è un ente sano, che ha buone potenzialità, con un trend positivo negli ultimi anni e che ha raggiunto tutti gli obiettivi che si era prefissato. E che si sta aprendo all'esterno puntando molto sulle sinergie tra pubblico e privato, favorendo la crescita delle aziende del territorio”. DMB/