QUESTION TIME (4): CHIACCHIERONI (PD): “SALVARE CENTRO DI RICERCA PER L'OLIVICOLTURA 'CREA-OLI' DI SPOLETO” - ASSESSORE CECCHINI: “ARGINARE L'ABBANDONO DEGLI ULIVI”
(Acs) Perugia, 3 novembre 2015 – Il consigliere regionale Gianfranco Chiacchieroni (Partito democratico) ha interrogato l'assessore Fernanda Cecchini per sapere quali iniziative intende adottare la Giunta per “garantire la continuità operativa del Centro di ricerca per l'olivicoltura e l'industria olearia (Crea-Oli) di Spoleto ed evitarne la chiusura, situazione che potrebbe provocare una negativa ricaduta sulle attività del territorio”.
Chiacchieroni ha ricordato che si tratta di “uno dei Centri del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, Ente pubblico con competenza scientifica posto sotto la tutela del ministero delle Politiche agrarie, alimentari e forestali (Mipaaf). Un centro articolato in due sedi scientifiche, a Rende (CS) e Pescara e in una sede distaccata a Spoleto, che si occupa dell'intera filiera olivicola-olearia, dalla coltivazione alla produzione di olio, olive da mensa e sottoprodotti, sicurezza alimentare, qualità e rintracciabilità, miglioramento genetico e tecnologie per la trasformazione. Il Centro presente in Umbria è da più di cento anni riferimento locale, nazionale ed internazionale per la ricerca in olivicoltura e per il settore olivicolo in genere. Si tratta dell'unico Centro di ricerca del Crea presente in Umbria in materia. Inoltre, Spoleto è sede dell'Accademia nazionale dell'ulivo e l'Umbria è la regione dove gli uliveti rappresentano la coltura arborea principale. Ma con l'entrata in vigore della legge di stabilità 2015, il Crea è stato commissariato e il Governo ha demandato ad un Commissario la stesura di un piano di riorganizzazione territoriale che prevede la riduzione del 50 per cento delle articolazioni territoriali. La sede di Spoleto, quindi, potrebbe essere tra quelle proposte per la chiusura”.
L'assessore Fernanda Cecchini ha risposto che “già nel marzo scorso in Aula era stato chiesto un sostegno per coinvolgere il Ministero dell'agricoltura e salvaguardare il Centro, in considerazione del ruolo importante e storico che riveste sul versante della ricerca e della sperimentazione. Nel mese di maggio è stato coinvolto direttamente il Ministro e ci sono stati ripetuti contatti anche con i commissari, che hanno detto non sussistere le condizioni per garantire il futuro di questa attività. Noi, invece, crediamo che ci debbano essere, in virtù dell'importanza che riveste la produzione olearia per l'Umbria anche sotto il profilo culturale, della salvaguardia ambientale e dell'occupazione. La Regione si sta impegnando, dopo il Piano per la zootecnia e il Progetto vino, su uno specifico progetto per l'olivicoltura, che necessita dell'interfaccia con il Centro, che ha dimostrato di svolgere azioni di grande qualità”.
Nella replica , Chiacchieroni ha rimarcato che quanto fatto nella precedente legislatura può essere d'aiuto, ma è necessario attivare iniziative precise per arginare la lotta all'abbandono degli ulivi, anche perché, dopo la drammatica annata del 2014 siamo oggi all'anno zero della ripartenza dell'olivicoltura, con un recupero da fare anche sul piano culturale, visto il successo ad Expo 2015. Quindi alimentazione ma anche paesaggio e valori identitari della nostra regione, per cui è indispensabile il massimo impegno da parte delle istituzioni”. PG/