AGRICOLTURA: “ATTIVARSI PER SALVATAGGIO E RILANCIO DEL CENTRO DI RICERCA PER L'OLIVICOLTURA (CREA-OLI) DI SPOLETO” - CHIACCHIERONI (PD) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE
Il consigliere regionale Gianfranco Chiacchieroni (Partito democratico) ha presentato una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo Donini per sapere quali iniziative intende adottare per “garantire la continuità operativa del Centro di ricerca per l'olivicoltura e l'industria olearia (Crea-Oli) di Spoleto ed evitarne la chiusura, esito che potrebbe provocare una negativa ricaduta sulle attività del territorio”.
(Acs) Perugia, 21 ottobre 2015 – Il consigliere regionale Gianfranco Chiacchieroni (Partito democratico) ha presentato una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo Donini per sapere quali iniziative intende adottare per “garantire la continuità operativa del Centro di ricerca per l'olivicoltura e l'industria olearia (Crea-Oli) di Spoleto ed evitarne la chiusura, situazione che potrebbe provocare una negativa ricaduta sulle attività del territorio”.
Chiacchieroni ricorda che si tratta di “uno dei Centri del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, Ente pubblico con competenza scientifica posto sotto la vigilanza del ministero delle Politiche agrarie, alimentari e forestali (Mipaaf). Il Centro – spiega - si articola in due sedi scientifiche, a Rende (CS) e Pescara e in una sede distaccata a Spoleto. Il Crea-Oli si occupa dell'intera filiera olivicola-olearia, dalla coltivazione alla produzione di olio, olive da mensa e sottoprodotti, sicurezza alimentare, qualità e rintracciabilità, miglioramento genetico e tecnologie per la trasformazione. Il Centro presente in Umbria – scrive l'esponente della maggioranza - è da più di cento anni riferimento locale, nazionale ed internazionale per la ricerca in olivicoltura e per il settore olivicolo in genere. Si tratta dell'unico Centro di ricerca del Crea presente in Umbria in materia”.
Chiacchieroni rimarca come Spoleto sia “sede dell'Accademia nazionale dell'ulivo e che l'Umbria è la regione dove gli uliveti rappresentano la coltura arborea principale. Con l'entrata in vigore della legge di stabilità 2015 – precisa e conclude il consigliere regionale - il Crea è stato commissariato e il Governo ha demandato ad un Commissario la stesura di un piano di riorganizzazione territoriale che prevede la riduzione del 50 per cento delle articolazioni territoriali. La sede di Spoleto, quindi, potrebbe essere tra quelle proposte per la chiusura”. RED/as