PROFUGHI: “PRENDI UNO PAGHI TRE. PER OGNI IMMIGRATO CHE ENTRA TRE ITALIANI CERCANO FUTURO IN ALTRI PAESI” - MANCINI (LEGA NORD): “INVESTIRE SUI NOSTRI RAGAZZI”
Il consigliere regionale Valerio Mancini (Lega Nord), intervenendo a margine della riunione della Prima Commissione dove hanno preso parte, su sua richiesta, le prefetture di Perugia e Terni per approfondire la tematica dei flussi migratori, plaude al lavoro giornaliero dei Prefetti rilevando però che “la fonte dei problemi non è in Umbria e la soluzione non è in capo né alle Prefetture né alla Regione. Sui cittadini umbri e sulle istituzioni locali viene scaricata la scellerata politica del Governo 'Renzi-Alfano'. Per ogni immigrato che arriva in Italia – rileva l'esponente umbro del Carroccio -, tre italiani scolarizzati se ne vanno in cerca di futuro in altri Paesi. L'Umbria, nel 2014, ne ha persi 1111. È ora di investire sugli italiani”.
(Acs) Perugia, 7 ottobre 2015 - “I costi di gestione del fenomeno migratorio indicano una vera e propria emergenza che vede le nostre due prefetture di Perugia e Terni costantemente in prima linea”. Così il consigliere regionale Valerio Mancini (Lega nord) a margine della riunione della Prima Commissione alla presenza dei Prefetti Antonella De Miro (Perugia) e Andrea Gambassi (Vice prefetto vicario di Terni), audizione richiesta dallo stesso Mancini con lo scopo di “conoscere i numeri economici inerenti al servizio di accoglienza che svolgono le prefetture insieme a tutto il mondo istituzionale e associativo”.
Mancini esprime soddisfazione per “il difficile lavoro che stanno svolgendo le due prefetture. Purtroppo la fonte dei problemi non è in Umbria e la soluzione non è in capo né ai prefetti né alla Regione. Sui cittadini umbri e sulle istituzioni locali viene scaricata una scellerata politica governativa, estera ed interna, che coinvolge il fenomeno dell'immigrazione come fatto sostanziale la cui responsabilità è a Roma e in capo al Governo 'Renzi-Alfano'. In Umbria – aggiunge Mancini - le Prefetture si sono ben organizzate attraverso una Commissione interregionale (Umbria e provincia di Arezzo), fortemente auspicata dal prefetto di Perugia e formata dalle stesse prefetture, questure ed organizzazioni internazionali che si occupano di rifugiati politici. Entrando nel merito dei numeri – rileva l'esponente leghista -, ad oggi 5 ottobre sono presenti 1229 immigrati (970-Pg e 259-Tr) a cui vanno aggiunti i 378 richiedenti asilo ospitati negli Sprar (Sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati). I costi di gestione per unità vanno dai 30 ai 35 euro giornalieri, con un ammontare complessivo annuo di 11milioni 500mila euro. Importo finanziato, come appreso in Commissione, in gran parte da risorse europee, ma i costi sanitari e della logistica non sono quantificabili. A questo vanno aggiunte le spese per i progetti Sprar, che riguardano circa 370 persone già stabilmente accolte attraverso progetti cofinanziati da Ministero dell'Interno e Comuni per un importo di quasi 5milioni di euro. Per un totale complessivo di oltre 14 milioni di euro”.
Mancini rimarca ancora che, “a tutto ciò va aggiunto un atteggiamento fortemente discutibile rispetto all'inserimento degli immigrati in edifici e condomini come accaduto nel mese di agosto in Via XX Settembre a Perugia. Un dato particolarmente allarmante – conclude l'esponente umbro del Carroccio -, emerso oggi in Commissione è che per ogni immigrato che arriva in Italia, tre italiani scolarizzati se ne vanno in cerca di futuro in altri Paesi. L'Umbria, nel 2014, ne ha persi 1111. Basta quindi prevedere risorse per l'accoglienza. Investiamo sul futuro degli italiani”. RED/as