PIANO TRASPORTI 2014-2024: RIUNIONE INTERLOCUTORIA DELLA SECONDA COMMISSIONE CON I TECNICI DELL'ASSESSORATO REGIONALE
Riunione interlocutoria della Seconda Commissione consiliare sul Piano regionale dei Trasporti 2014-2024. Tra le indicazioni emerse, oltre alla necessità di una nuova audizione con i soggetti interessati, quella di ottimizzare il sistema dei trasporti attraverso un modello integrato ferro-gomma; valorizzare la Ferrovia Centrale Umbra prevedendo i necessari interventi infrastrutturali su tutta la rete, per la messa a norma e per migliorare il trasporto commerciale, allargandolo anche a quello delle merci; intervenire con forza sul Governo per il Nodo di Perugia quale opera di interesse nazionale; riconsiderare la variante ferroviaria Orte-Falconara prevedendo un tracciato verso l'aeroporto “San Francesco” che passi anche per il territorio Eugubino-Gualdese.
(Acs) Perugia, 5 ottobre 2015 - “Ottimizzazione del sistema dei trasporti attraverso un modello integrato ferro-gomma; valorizzare la Ferrovia Centrale Umbra prevedendo i necessari interventi infrastrutturali su tutta la rete, per la messa a norma e per migliorare il trasporto commerciale, allargandolo anche a quello delle merci; intervenire con forza sul Governo per il Nodo di Perugia quale opera di interesse nazionale; riconsiderare la variante ferroviaria Orte-Falconara prevedendo un tracciato verso l'aeroporto 'San Francesco' che passi anche per il territorio Eugubino-Gualdese. Necessaria nuova audizione”. Sono alcuni, tra i più importanti passaggi emersi dagli interventi di oggi in Seconda Commissione presieduta da Giuseppe Biancarelli, in una riunione interlocutoria sul Piano regionale dei trasporti 2014-2024, illustrato dall'assessore regionale Giuseppe Chianella lo scorso 14 settembre (http://goo.gl/nFooEv) . Alla riunione hanno preso parte Stefano Ciurnelli, che ha curato la stesura del documento, ed il dirigente Diego Zurli che hanno toccato diversi capitoli del documento e risposto a molte domande dei commissari.
CLAUDIO RICCI (portavoce Centrodestra e civiche) ha detto di condividere l'idea di “individuare in Umbria circa 80 piccoli e grandi centri intermodali chiamati a dialogare tra loro. L'Umbria, del resto, è una città diffusa fatta di piccoli centri connessi tra loro. La variante ad alta velocità Orte-Falconara va vista nel medio-lungo periodo prevedendo un tracciato che comprenda l'aeroporto ed il territorio Eugubino-Gualdese. Questo è un elemento essenziale per il futuro della nostra regione ed in una visione futura di macroregioni. Non prevedendo questo si commetterebbe lo stesso errore fatto nel 1960 con la progettazione dell'Autostrada del Sole. Priorità assoluta va data al Nodo di Perugia che deve rappresentare una priorità di carattere nazionale perché passaggio strategico nella mobilità nord-sud. Per questo vanno coinvolti tutti i parlamentari umbri affinché intervengano con forza sul Governo centrale”.
SILVANO ROMETTI (Socialisti e Riformisti): “Il Nodo di Perugia è una priorità assoluta, inizialmente inserito nella variante E45 (tratto Madonna del Piano-Corciano), poi tolto dal progetto. Si tratta chiaramente di un progetto attualmente non compatibile con la situazione finanziaria nazionale. Per questo nella precedente legislatura è nata l'idea di ridimensionare l'intervento per renderlo realizzabile. Il tratto andrebbe a collegare Madonna al Piano all'area di Sant’Andrea delle Fratte con le caratteristiche di strada extraurbana secondaria. Questa risulterà essere una operazione valida, senza chiaramente rinunciare al progetto originario”.
GIUSEPPE BIANCARELLI (Umbria più uguale): “garantire pari dignità alle trasversali, lavorare quindi con decisione affinché la variante ferroviaria Orte-Falconara diventi effettiva prevedendo gli eventuali interventi compensativi”.
ANDREA LIBERATI (Movimento 5 Stelle): “Necessaria una nuova audizione con tutti i soggetti interessati al Piano. Sul tema del trasporto merci da parte di Fcu nulla è previsto nel Piano, per questo è necessaria una integrazione al documento. La ferrovia va utilizzata anche in questo senso, per questo vanno previste le risorse necessarie”.
ANDREA SMACCHI (Partito Democratico): “Insieme a Ricci siamo tra i fondatori del Comitato 'Ultimo treno' per sottolineare come esistano, in Umbria, territori particolarmente marginalizzati dal punto di vista viario e questa della variante ferroviaria Orte-Falconara è sicuramente un'occasione per approfondire se siano praticabili soluzioni importanti e rispondenti ad esigenze oggettive. Al collegamento con l'Alta velocità dobbiamo arrivarci pronti e strutturati”.
MARCO VINICIO GUASTICCHI (Partito democratico): “è importante capire se esiste un piano per la messa a norma della Ferrovia Centrale Umbra nella sua completezza. L'infrastruttura va messa nelle condizioni ottimali perché sfonda l'Umbria sia a nord che a sud. Si continua ad investire su interventi che non servono. Serve una strategia seria e non quella del rattoppo. Se non si interviene concretamente sulla Fcu rischiamo di buttare un patrimonio immenso. Bisogna pensare al futuro immediato del trasporto in Umbria e dare risposte chiare”.
VALERIO MANCINI (Lega nord): “Molti Comuni, tra i quali quello dell'Altotevere non sono informati e non conoscono questo Piano dei trasporti. Le istituzioni locali vanno rese partecipi su scelte che interessano direttamente il loro territorio. Sul binomio ferro-gomma è necessario approfondire gli interventi da mettere in campo e puntare su quelli definitivi e non provvisori come si tenta di fare con il Nodo di Perugia. Se ci sono poche risorse bisogna restringere razionalmente il campo delle opere in modo tale da portarle a conclusione”. AS/