OSPEDALE GUBBIO-GUALDO TADINO: “PUNTO DI RIFERIMENTO DELLA ASL 1. PUNTARE SU POTENZIAMENTO DELLA STRUTTURA” - BIANCARELLI (UMBRIA PIU' UGUALE) IMPORTANTE LA VISITA DELL'ASSESSORE BARBERINI
Il capogruppo regionale di 'Umbria più uguale', Giuseppe Biancarelli saluta con soddisfazione la visita che l'assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini effettuerà domani all'ospedale di Gubbio e Gualdo Tadino. Biancarelli, nell'invitare la Regione a puntare sul potenziamento e miglioramento della qualità della struttura, rimarca l'importanza, tra l'altro, di “mantenere il dipartimento di emergenza e accettazione ed il punto nascita” oltre alla “definizione, secondo le previsioni del Piano sanitario regionale, del primariato di chirurgia e del servizio di emodinamica cardiologica”.
(Acs) Perugia, 9 settembre 2015 - “La visita che domani l'assessore regionale alla sanità, Luca Barberini effettuerà all'ospedale comprensoriale di Gubbio-Gualdo Tadino rappresenta una rinnovata ed importantissima attenzione, ad inizio legislatura, verso la tutela della salute di un territorio, la fascia appenninica, già alle prese con molte, gravi problematiche”. Così il capogruppo regionale di 'Umbria più uguale', Giuseppe Biancarelli che ricorda come il nosocomio di Branca faccia parte della rete di emergenza regionale rappresentando “un punto di riferimento fondamentale all'interno della Asl 1”.
Biancarelli evidenzia con soddisfazione le scelte che hanno portato, alcuni anni fa, alla creazione della struttura ospedaliera unica di Branca. “È stato un buon esempio di come possono essere ottimizzate le risorse e le professionalità. La chiusura dei due ospedali di Gubbio e Gualdo Tadino – aggiunge – ha rappresentato un grande sacrificio sia per i cittadini che per gli stessi operatori. Ma in maniera pioneristica e lungimirante è stato raggiunto un traguardo importantissimo, seguito poi da altre realtà regionali”.
“Oggi – continua Biancarelli – bisogna continuare a puntare sul potenziamento e miglioramento della qualità. Contestualmente, però, va aggredito con forza il problema delle liste di attesa, situazione sulla quale sia l'Assemblea legislativa, attraverso la Terza Commissione, sia la Giunta regionale, sono particolarmente impegnati”.
Biancarelli sottolinea come questo territorio abbia bisogno di “una attenzione particolare, sia in in funzione della sua collocazione geografica, sia perché alle prese con un indice più elevato, rispetto ad altre realtà regionali, di ultra 75enni (oltre il 13 per cento) che comporta un aumento di patologie cronico-degenerative”.
Per Biancarelli è importante, per la struttura, “mantenere il dipartimento di emergenza e accettazione affinché l'ospedale non venga 'declassato' al livello di 'comunità'. Come pure è importante mantenere in vita il punto nascita. Di grande rilevanza – continua l'esponente della maggioranza – è stata la deliberazione della Giunta regionale per attivare le procedure, dopo anni di 'vacanza', per la nomina del primario di anestesia e rianimazione che ci auguriamo possa giungere a termine con la massima celerità”.
Biancarelli cita quindi altre situazioni da portare a compimento con urgenza, proprie dell'ospedale di Gubbio e Gualdo Tadino: “la definizione, secondo le previsioni del Piano sanitario regionale, del primariato di chirurgia e del servizio di emodinamica cardiologica; il completamento dell'accorpamento di tutti i servizi distrettuali all'interno dell'ex ospedale di Piazza 40 Martiri, la valorizzazione attraverso servizi socio-sanitari dell'area ex 'Calai' di Gualdo Tadino; la promozione della 'medicina di iniziativa' per le malattie croniche; il potenziamento dei servizi per disabili con l'attivazione del servizio 'comunità, alloggio'; il potenziamento della rete dei servizi psichiatrici, adeguandoli agli standard migliori, attraverso progetti che favoriscano l'integrazione con altri servizi sociosanitari, la partecipazione dei familiari e la collaborazione con le associazioni di volontariato. In particolare – aggiunge Biancarelli – si richiama la necessità di incrementare i mezzi rispetto agli standard necessari. In ultimo – conclude - favorire un'adeguata comunicazione tra i Cup e gli ambulatori per facilitare la puntualità e la qualità dei servizi, oltre a promuovere una cultura dell'incontro e della corresponsabilità. RED/as