DIRITTI CIVILI: “TUTELA DELL'IDENTITÀ DI GENERE CONTRO LA DISCRIMINAZIONE SESSUALE” - CHIACCHIERONI, LEONELLI E SOLINAS (PD) PRESENTANO UNA PROPOSTA DI LEGGE
I consiglieri regionali del Partito democratico Gianfranco Chiacchieroni, Giacomo Leonelli e Attilio Solinas hanno presentato una proposta di legge che prevede “Norme contro le discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale”. Previsti interventi per “favorire il raggiungimento dell'uguaglianza tra le persone a prescindere dalla loro identità di genere” in diversi ambiti: famiglia, istruzione, formazione professionale, formazione del personale regionale, sanità e assistenza; attività culturali e servizi.
(Acs) Perugia, 15 luglio 2015 - Proteggere tutti gli orientamenti sessuali favorendo il raggiungimento dell'uguaglianza tra le persone a prescindere dalla loro identità di genere. Prevedere interventi in diversi ambiti: famiglia, istruzione, formazione professionale, integrazione sociale e responsabilità sociale delle imprese, formazione del personale regionale, sanità e assistenza; attività culturali e servizi; contrasto alla discriminazione e alla violenza”. Sono i principali obiettivi della proposta di legge firmata dai consiglieri regionali del Partito democratico Gianfranco Chiacchieroni, Giacomo Leonelli e Attilio Solinas.
SCHEDA: LA PROPOSTA DI LEGGE Tra gli interventi auspicati ci sono: protezione, accoglienza, sostegno e soccorso alle vittime di atti di discriminazione o di violenza in ragione del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere. Istituzione di un Osservatorio regionale sulle discriminazioni e le violenze per orientamento sessuale ed identità di genere. Monitoraggio e rilevazione, a cura del Corecom, dei contenuti della programmazione televisiva e radiofonica regionale e locale, nonché nei messaggi commerciali e pubblicitari, eventuali messaggi discriminatori nei confronti di alcuni orientamenti sessuali o dell'identità di genere della persona.
Le norme proposte nel testo legislativo mirano a mettere la Regione Umbria nella condizione di integrare e completare una trama legislativa già definita dal legislatore nazionale, dall'Unione europea e da importanti convenzioni internazionali ratificate dall'Italia. Nella relazione al testo di legge si spiega che “non tutti gli orientamenti sessuali presentano lo stesso carattere di debolezza o di rischio, ma principalmente quelli omosessuale e bisessuale, a causa dell'esistenza di stigmi e di un paradigma eterosessuale che continuano a condizionare la loro accettazione sociale, familiare e personale”.
La proposta di legge mira sostanzialmente a proteggere tutti gli orientamenti sessuali (omosessuale, eterosessuale e bisessuale) e le persone che a causa di una non coincidenza tra il sesso loro attribuito alla nascita e il genere percepito effettuano un percorso di transizione o di adeguamento dei caratteri sessuali. Si stabilisce il riconoscimento da parte della Regione che ogni tipo di discriminazione e violenza contro le persone in ragione del loro orientamento sessuale o dell'identità di genere, la persecuzione, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che privata, costituisce una violazione dei diritti umani fondamentali alla vita, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità personale e sociale, all'integrità fisica e psichica, e costituisce un pericolo per la salute ed un ostacolo al godimento del diritto ad un'esistenza sicura, libera e dignitosa. La norma impegna la Regione a perseguire l'integrazione tra le politiche educative, scolastiche e formative e le politiche sociali e sanitarie, anche per sostenere le persone e le famiglie nei loro compiti educativi, per prevenire le discriminazioni per motivi derivanti dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere e favorire l'acquisizione di una cultura della non discriminazione. Sono previsti interventi di competenza regionale e degli enti locali in ambito scolastico, per favorire la conoscenza e la sensibilizzazione sui temi correlati all'orientamento sessuale e all'identità di genere attraverso la promozione di iniziative nelle scuole, l'organizzazione di corsi di formazione e il coinvolgimento di enti associativi che svolgono attività negli ambiti oggetto della legge.
La proposta di legge fa riferimento specifico ai diritti generati dalla legislazione regionale, con particolare riferimento all'accesso ai servizi, alle azioni e agli interventi, prevedendo che vengano riconosciuti ai singoli e alle famiglie, comprese quelle formate da persone che coabitano a motivo dei vincoli affettivi che li legano. Infine, si ipotizzano interventi da parte di Asl, servizi socio-assistenziali e sociosanitari per fornire adeguata informazione, consulenza e sostegno alle persone circa il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere. In particolare si prevede un impegno specifico a favore dei genitori nella cura e nell'educazione dei figli per garantire il rispetto del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere. Una disposizione particolarmente importante in modo particolare per quei genitori di persone omosessuali o trans che necessitano di approfondire la conoscenza di temi relativi all'orientamento sessuale o all'identità di genere. RED/as