REGIONE UMBRIA: “IL LITIGIOSO GRUPPO PD UNICO A NON ESISTERE FORMALMENTE” - LIBERATI (M5S) DENUNCIA: “ASSEMBLEA NON CONVOCATA, STIPENDI CHE INTANTO CORRONO, M5S ANCORA SENZA UFFICI”
Il capogruppo del Movimento a 5 stelle all'Assemblea legislativa dell'Umbria, Andrea Liberati, critica il Pd per non aver ancora costituito il proprio gruppo consiliare, causando in questo modo, a suo dire, il rinvio della prima convocazione dell'Assemblea di Palazzo Cesaroni. Liberati denuncia inoltre che “molti uffici sono ancora occupati da legislatori non rieletti, mentre i consiglieri del Movimento 5 Stelle, seconda lista più votata dell’Umbria, 24 giorni dopo le elezioni sono tuttora accomodati fuori, senza una sedia, un computer o un telefono”.
(Acs) Perugia, 24 giugno 2015 - “Cinque delle sette Regioni andate al voto il 31 maggio hanno già convocato la seduta di insediamento dei nuovi Consigli, inclusa quella Campania che finalmente vedrà De Luca subito sospeso de jure. C’è pure chi, come le Marche, ha iniziato lunedì scorso. In Umbria invece non sono neppure arrivate le raccomandate di convocazione, che devono precedere l'insediamento di almeno sette giorni. Saremo dunque gli ultimi pur essendo stati ufficialmente proclamati per primi dalla Corte d’Appello”. Questa la denuncia del consigliere regionale Andrea Liberati (capogruppo Ms5) che attribuisce le cause del ritardo nell'insediamento alle “difficoltà” del Partito democratico: “A testimoniarlo ci sono le delibere approvate dall'Ufficio di presidenza, che danno atto della costituzione di tutti gli altri gruppi consiliari. Esse mostrano come il gruppo consiliare regionale del Partito democratico tuttora non esista. E sono gli unici a trovarsi in questa grottesca condizione. Un esordio memorabile”.
Secondo Liberati “I Democratici sono sfatti da 45 anni di ininterrotto potere, dopo lustri di piena occupazione della res publica, e la loro litigiosità è tale che si sono già frantumati sulla scelta del capogruppo, che non c’è: ergo, non c’è nemmeno il gruppo. Figure barbine. Li immaginiamo in queste ore distrutti dal dover anteporre un indagato a un processato o viceversa, senza agevolmente uscire dal dedalo dei votatissimi impresentabili che hanno preferito candidare per imporsi a ogni costo. Ma la questione morale aperta presenterà presto il conto a chi, come il Pd, dissimula che tutto proceda bene”.
Il consigliere regionale ritiene che “l’Umbria delle vertenze, dei cassintegrati, dei precari, dei senza speranza, delle innumerevoli iniquità, può come sempre attendere, tanto gli stipendi da ben 12.500 euro (denari che solo il M5S taglia significativamente e rendiconta) arriveranno lo stesso ai consiglieri regionali del Pd e di tutti i vecchi partiti, tradizionalmente esperti nel friggere l’aria, consumati di vizi & vitalizi”.
Andrea Liberati segnala infine che “nel frattempo procede una situazione ulteriormente paradossale: molte stanze sono ancora occupate, retaggio di vecchi legislatori non rieletti, mentre i consiglieri del Movimento 5 Stelle, seconda lista più votata dell’Umbria, 24 giorni dopo le elezioni sono tuttora gentilmente accomodati fuori, senza una sedia, un computer o un telefono. La stagione calda, d’altra parte, lo consente”. RED/mp