ISUC: “TA-PUM: L'ECO DELLA GRANDE GUERRA NEI SUOI CANTI” - CONFERENZA SPETTACOLO DI GIOACHINO LANOTTE. NOCERA UMBRA, SALA MULTIMEDIALE MUSEO ARCHEOLOGICO, 6 GIUGNO ORE 18.00
(Acs) Perugia, 4 giugno 2015 - “Ta-pum: l'eco della Grande Guerra nei suoi canti”, sabato 6 giugno alle ore 18, presso la sala multimediale del Museo Archeologico di Nocera Umbra, conferenza spettacolo di Gioachino Lanotte.
L'iniziativa, organizzata dall'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea (Isuc) e dall'Associazione culturale 'L'Arengo', si inserisce nel contesto della mostra: “Tuonar di cannoni lontani. Nocera Umbra a cent'anni dalla Grande Guerra”, allestita presso Palazzo Dominici. La mostra resterà aperta fino all'otto novembre.
L’incontro ripercorre – attraverso canti, inni e canzoni – i passaggi più significativi compiuti dalla società italiana nel percorso di sedimentazione di una memoria collettiva della Prima Guerra Mondiale. Un percorso che attraversa le differenti fasi di quella immane vicenda: prima (dibattito politico-sociale), durante (conflitto) e, soprattutto, dopo (memoria) utilizzando la canzone come metafora conoscitiva per rilevare la costruzione di una memoria che in cento anni si è rivelata piuttosto inquieta e ha conosciuto non poche oscillazioni legate ai diversi momenti politico-sociali attraversati dal Paese.
Non tanto un ingenuo quanto sterile 'rispecchiamento' della Grande Guerra riflesso nella lente delle epoche successive, né una improduttiva panoramica di canzoni del e sul conflitto, e nemmeno una riflessione critico-estetica su un certo numero di esse dal momento che sarebbe una pretesa radunare sotto un soggetto comune i prodotti di temperamenti creativi, artistici e popolari di diverso significato e valore. Il percorso si concentra piuttosto sul contenuto politico e morale di canti e canzoni prodotti da soldati, professionisti e gente comune al fine di indicare, anche se in modo sommario, il contributo portato da quei materiali alla costruzione di una grande narrazione collettiva della Prima Guerra e alla nostra coscienza nazionale d’oggi. RED/as