QUESTION TIME (4): LISTE ATTESA: MONACELLI (UDC): “UTILIZZARE MEGLIO APPARECCHIATURE, AMPLIARE ORARI” - ASSESSORE CASCIARI RISPONDE: “BUONI RISULTATI PIANO STRAORDINARIO. VALUTEREMO COME PROSEGUIRE”
(Acs) Perugia, 24 febbraio 2015 - Durante la seduta odierna dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, dedicata alla discussione delle interrogazioni a risposta immediata (question time), il consigliere regionale Sandra Monacelli (Udc) ha interrogato l'assessore Carla Casciari sulla questione delle liste di attesa e sul sotto-utilizzo delle apparecchiature diagnostiche presenti negli ospedali umbri.
Monacelli ha fatto riferimento “ad un accertamento che i sindacati hanno svolto in riferimento all'ospedale di Branca, dove è stato riscontrato un sottoutilizzo di 8 ecografi, dislocati in vari reparti. Anche negli altri ospedali umbri esistono probabilmente apparecchiature sotto utilizzate. Un loro migliore impiego e la possibilità di fare accertamenti anche nei giorni prefestivi e festivi, e in orari più estesi, potrebbero portare ad una sensibile riduzione dei tempi di attesa. Questa iniziativa porterebbe ad un minimo aumento della spesa a cui corrisponderebbe però un reale beneficio per i cittadini e i pazienti umbri”.
L'assessore Carla Casciari ha risposto spiegando che “la Giunta regionale ha deliberato il 4 agosto 2014 un piano straordinario per il contenimento delle liste di attesa, soprattutto per le prestazioni strumentali. Sul fronte della domanda si punta alla appropriatezza delle prescrizioni. Sono state già autorizzate aperture straordinarie, prefestive e festive, fuori dagli orari convenzionali, che hanno portato benefici nella riduzione delle liste di attesa. Questo è un piano straordinario di durata definita e accompagnato alla definizione dei raggruppamenti di attesa omogenea (rao). Nell'ambito della diagnostica per immagini è stato autorizzato lo spostamento degli specialisti da una struttura all'altra. Valuteremo come comportarci alla fine del piano straordinario”.
Il consigliere Monacelli si è detta “molto parzialmente soddisfatta. Conoscevo il piano straordinario e le dichiarazioni di intenti. Ma anche la settimina a scorsa è emerso un caso di liste di attesa troppo lunghe. Il problema non è stato affatto risolto. Unitamente alle misure di carattere generale serviva una ricognizione delle disponibilità di quanto oggi c'è ma non è utilizzato al 100 per cento”. MP/