Regione Umbria - Assemblea legislativa


SANITÀ: “ANCORA RETICENZE SUL PAZIENTE INFARTUATO DECEDUTO DURANTE IL TRASPORTO A PERUGIA” - MONACELLI (UDC): “CITTADINI DEI TERRITORI MARGINALI RISCHIANO LA VITA PIÙ DEGLI ALTRI”

(Acs) Perugia, 13 febbraio 2015 - “A distanza di quasi venti giorni dalla discussione in Aula della interrogazione-question time sul funzionamento della rete degli ospedali dell'emergenza e, nello specifico, sul caso del paziente di Gualdo Tadino colpito da infarto a ridosso delle festività natalizie e deceduto durante il trasporto all'ospedale di Perugia, ancora non sono venuta in possesso dei relativi atti, nonostante le rassicurazioni della presidente Marini e nonostante i ripetuti solleciti”. Lo afferma il capogruppo Udc a Palazzo Cesaroni, Sandra Monacelli, rimarcando che si tratta di “una reticenza incomprensibile da parte della Giunta nei confronti di un consigliere regionale, che sicuramente contribuisce ad alimentare i diversi lati oscuri che già avvolgono questa vicenda”.

“Il recente, tragico caso della neonata morta in Sicilia durante il trasferimento da un ospedale a un altro – continua Monacelli – testimonia quanto sia importante e delicata la questione. La realtà della sanità umbra parla di apparecchiature del valore di milioni di euro inutilizzate negli ospedali cosiddetti dell’emergenza per carenza di personale, con i pazienti costretti ad essere spesso trasportati da un nosocomio all'altro, senza peraltro raggiungere il più vicino, come accaduto nel caso in questione”.

“Una discriminazione inaccettabile – conclude il consigliere regionale - per i cittadini che vivono nei territori marginali della regione, che non possono rischiare la propria vita più degli altri umbri solo perché risiedono in una zona anziché in un'altra”. RED/pg
 


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